Lavoro stagionale a Matera: ‘Una piaga sociale da affrontare’

Pino Giordano, segretario provinciale Ugl Matera, lancia un allarme sullo sfruttamento dei lavoratori stagionali nelle strutture turistiche di Matera e della costa ionica. “I lavoratori del turismo a Matera e sulla fascia costiera balneare Ionica-Metapontina rappresentano una piaga sociale che deve far riflettere. Come ogni stagione, si cerca personale disponibile a lavorare giorni feriali, domenicali e festivi, spesso per lunghe ore sotto il sole, con una retribuzione bassa e non garantita. Negli ultimi anni, hotel e ristoranti faticano a trovare lavoratori stagionali: bagnini, camerieri, cuochi, lavapiatti e altro personale essenziale per il sistema turistico”.

Giordano denuncia che l’abbassamento degli stipendi sta rovinando il mercato del lavoro, penalizzando l’intero settore turistico. “Il cameriere e tutto il personale estivo sono il biglietto da visita del locale. Spesso, però, i lavoratori stagionali non vengono pagati abbastanza. Le cameriere ai piani, ad esempio, sono vittime di sfruttamento, assunte con contratti apparentemente regolari ma pagate a cottimo, con tariffe da fame”.

Le condizioni di lavoro stanno peggiorando significativamente questa stagione estiva. Giordano sottolinea l’urgenza di migliorare le condizioni lavorative per garantire dignità ai lavoratori. “I bassi salari costringono i lavoratori ad accettare il lavoro nero o grigio per sopravvivere. Non possiamo essere spettatori della destrutturazione sociale di intere famiglie già provate dalla crisi economica. Le istituzioni e le forze di polizia devono intervenire.”

Il segretario Ugl conclude con un appello all’Ispettorato del Lavoro e alle autorità competenti affinché intervengano nelle strutture della fascia Ionica-Metapontina per contrastare questa realtà. “Tutti sanno, ma fanno finta di non sapere. È ora di agire”.

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