OSTUNI – Lavoro in nero e irregolare, i controlli proseguono e fanno emergere “anomalie” in alcune attività. Nello specifico, nell’ambito del controllo economico del territorio, nei giorni scorsi, i finanzieri della Compagnia di Ostuni hanno eseguito mirate attività finalizzate al contrasto del “sommerso da lavoro”. In particolare, le Fiamme Gialle della città bianca hanno scoperto 3 lavoratori “in nero” e 4 irregolari, contestando le violazioni previste dalla normativa in materia di lavoro. L’attività rientra nell’ambito dei normali servizi di contrasto al lavoro sommerso ed irregolare ed alla connessa evasione fiscale e contributiva.
I controlli del 2022
Dall’inizio dell’anno, i finanzieri della Compagnia di Ostuni hanno eseguito oltre 30 interventi, nei confronti di cantieri edili, imprese agricole, attività manifatturiere e strutture ricettive, quali hotel, ristoranti, pizzerie, bar e lidi balneari. I controlli hanno permesso di individuare, complessivamente, 32 lavoratori in nero e 63 lavoratori irregolari con la conseguente irrogazione delle sanzioni amministrative oltre al recupero della contribuzione previdenziale ed assicurativa evasa, con relativa regolarizzazione e ricostruzione del rapporto di lavoro a favore dei lavoratori. Inoltre, sono state inoltrate 16 proposte di chiusura, tutte eseguite, alla competente Direzione Territoriale del Lavoro di Brindisi alla luce del “nuovo” Decreto Fiscale, in vigore dallo scorso 22 ottobre che prevede che il provvedimento debba essere adottato in caso di impiego di personale “in nero” in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nonché in caso di gravi violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro espressamente individuate dal legislatore.
L’attività proseguirà anche nei prossimi mesi in tutta la provincia, non solo per tutelare i molti imprenditori onesti che operano nella legalità ma per contrastare, con decisione, coloro che traggono indebiti vantaggi finanziari e competitivi dallo sfruttamento della manodopera irregolare.
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