Nel primo semestre del 2024, il mercato del lavoro in Puglia ha registrato una crescita dell’1,7% nel numero di occupati, un incremento lievemente superiore alla media nazionale (1,5%) ma inferiore a quella del Mezzogiorno (2,5%). Secondo il rapporto della Banca d’Italia presentato oggi, l’incremento si è concentrato sui contratti a termine, mentre è rallentata la creazione di posizioni a tempo indeterminato.
Il tasso di occupazione regionale è salito al 51,4% (65,1% per gli uomini e 37,9% per le donne), pur rimanendo inferiore di 10,5 punti rispetto alla media nazionale. Il tasso di disoccupazione è diminuito al 10,5%, rispetto al 7,2% della media italiana.
L’analisi ha inoltre evidenziato una crescita del 29,6% nelle ore autorizzate di cassa integrazione e fondi di solidarietà nei primi nove mesi dell’anno, con il settore siderurgico e comparti come calzaturiero, mobile imbottito e trasporti particolarmente colpiti.
Sul fronte del reddito, il primo semestre 2024 ha visto un aumento nominale del 3,7% per le famiglie pugliesi, trainato dall’occupazione e dall’incremento del potere d’acquisto del 2,4%, favorito dal rallentamento dell’inflazione. Tuttavia, permangono sfide per l’occupazione femminile. Il direttore della sede di Bari della Banca d’Italia, Sergio Magarelli, ha sottolineato che, sebbene l’occupazione cresca a ritmi elevati, “sostanzialmente tutti i nuovi posti di lavoro sono maschili”. Secondo Magarelli, il rientro delle donne inattive nel mondo del lavoro potrebbe dare un importante impulso all’economia regionale.
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