LATIANO – Morta a causa di un evento traumatico provocato da un fendente al capo. I primi dati arrivati dall’autopsia eseguita nel pomeriggio di oggi sulla salma di Giuseppina Lamarina, la donna di Latiano uccisa, secondo la ricostruzione dei carabinieri, dal figlio Mirco De Milito, confermerebbero la dinamica già al vaglio della Procura di Brindisi. L’incarico dell’esame autoptico era stato conferito al medico legale Domenico Urso che ha anche effettuato un accertamento ispettivo sul cadavere del giovane, morto a causa della caduta da un’altezza di circa 10 metri. Anche questa circostanza è stata confermata.
Non risultano indagati, eppure il pubblico ministero Gualberto Buccarelli aveva evidentemente voluto cristallizzare la dinamica dell’omicidio – suicidio accaduto intorno alle 17 del 24 ottobre in via Luigi Errico. Qui, il 32enne Mirco avrebbe impugnato un’accetta e raggiunto nella sua camera la madre Giuseppina, 64 anni, colpendola alla testa. Poi, il giovane aveva ferito il padre, lanciandosi infine nel vuoto. Entro 60 giorni sono attesi i risultati degli esami istologici, ma sin dalle prossime ore, eseguita l’autopsia, le salme di mamma e figlio potranno essere restituite alla famiglia per l’ultimo saluto.
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