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La Via Appia diventa patrimonio dell’umanità

La storica Via Appia, Regina Viarum è ufficialmente entrata nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, segnando il 60° sito italiano riconosciuto. La decisione è stata presa durante la 46a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi. Questo traguardo rappresenta la prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato ogni fase del processo e preparato tutta la documentazione necessaria.

Gennaro Sangiuliano, ministro della cultura, ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento, sottolineando l’eccezionale valore universale dell’opera ingegneristica che ha facilitato per secoli gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l’Oriente. “Congratulazioni a tutte le istituzioni e comunità che hanno collaborato per raggiungere questo prestigioso risultato”, ha dichiarato Sangiuliano, evidenziando l’importanza della Via Appia come simbolo della storia e dell’identità italiana, con potenziali benefici economici per i territori coinvolti.

Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura con delega all’UNESCO, ha celebrato il successo come un trionfo per il Ministero e per milioni di italiani che vivono lungo la Via Appia, simbolo della storia e dell’identità nazionale. “Questo riconoscimento rafforza il nostro primato di Paese con il maggior numero di siti UNESCO, portandoli a sessanta”, ha aggiunto la sottosegretaria Lucia Borgonzoni, annunciando una mostra dedicata ai sessant’anni dell’Autostrada del Sole per l’autunno prossimo.

Daniela Santanchè, ministra del turismo, ha espresso la sua gioia in un post su X: “Tutte le strade dell’UNESCO portano in Italia. Oggi anche la Via Appia diventa suo patrimonio. In poche parole, l’Italia è patrimonio dell’umanità.”

Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, ha lodato l’iniziativa del Ministro Sangiuliano e del sottosegretario Mazzi, ricordando l’importanza storica della Via Appia come simbolo della grandezza dell’impero romano e della capacità commerciale degli antichi romani.

I deputati democratici della commissione cultura della Camera hanno attribuito il successo al lavoro del ministro Franceschini e al grande viaggiatore Paolo Rumiz, il cui impulso ha dato vita al progetto. Hanno sottolineato le potenzialità del riconoscimento per il rilancio turistico delle aree interne del Sud Italia, lodando l’eccellenza degli uffici tecnici del Ministero della Cultura.

Questo importante riconoscimento conferma il valore culturale e storico della Via Appia, consolidando ulteriormente la posizione dell’Italia come custode di un patrimonio mondiale senza eguali.

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