Riorganizzazione e strutturazione del partito, rinnovamento, radicamento, pluralismo, chiarezza nel posizionamento politico e nelle alleanze. Sono alcuni cardini della mozione congressuale con cui Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale, si candida alla presidenza regionale di Italia Viva in Puglia.
“Con entusiasmo ho raccolto l’invito di tanti amici a candidarmi a guidare il partito in Puglia – dichiara Stellato -. La stagione del tesseramento ha avvicinato a Italia Viva quasi duemila persone in tutta la regione, convinti della bontà del nostro progetto politico centrista. Il prossimo 15 ottobre, la nostra bellissima comunità sceglierà liberamente da chi farsi rappresentare, perché la democrazia interna è un valore per chi fa politica nei partiti”.
Al centro della proposta congressuale di Stellato c’è l’attenzione alla base degli iscritti e ai riferimenti istituzionali, con il loro coinvolgimento a tutti i livelli territoriali di coordinamento. Insomma, una riorganizzazione radicale del partito, che funzionerà con l’individuazione di dipartimenti tematici e con l’apertura di sedi (regionale e provinciali) in cui incontrarsi e confrontarsi. Ciò per colmare un vuoto, che fino ad oggi il partito ha scontato.
“Sin dalla sua nascita, in Puglia gli organismi di partito sono stati guidati da coordinatori “nominati” dai coordinamenti di livello superiore – si legge nella mozione -. Pur legittimati a farlo, la quasi totalità dei coordinamenti pugliesi non è mai stata organizzata in dipartimenti nei quali poter coinvolgere esperti di branca, anche non necessariamente politici, e far confluire idee e proposte utili ai territori ed alla crescita del partito.
Strategica sarà la rappresentanza di genere, l’apertura ai giovani e l’ascolto del mondo delle associazioni. Anche per questo, nella mozione, è previsto l’avvio di una scuola di formazione politica, in cui “far crescere e selezionare la classe dirigente”.
Importante il coordinamento tra livelli. “Finora né preliminarmente né a risultato conseguito, i nostri riferimenti istituzionali hanno potuto mettere in condivisione (tra loro e con dirigenti e iscritti) gli atti politici e amministrativi prodotti. Ciò, per l’assenza di una condivisa piattaforma di interazione su cui confrontarsi costantemente” e che il presentatore della mozione si impegna a realizzare”.
Infine, il tema delle alleanze. Stellato ribadisce il no secco all’isolamento politico del partito in Puglia. “A tutti i livelli territoriali il nostro progetto politico riformista resterà alternativo ai sovranismi, ai populismi e a ogni tipo di estremismo ideologico. Siamo, però, convinti che le scelte da compiere per le cosiddette “alleanze politico-programmatiche nei territori” debbano necessariamente tener conto delle regole che governano le varie competizioni elettorali, che premiano le composizioni e le aggregazioni. Ovviamente, ogni scelta politica sarà preventivamente condivisa con la segreteria nazionale, e soprattutto con i dirigenti e gli iscritti pugliesi che ben conoscono la realtà politica ed il tessuto sociale regionale e locale. Sceglieremo “insieme” con chi allearci prediligendo le idee, i programmi e, solo infine, i nomi e le persone che meglio potranno interpretare i nostri valori riformisti”, sottolinea Stellato.
La mia mozione ha il titolo “La comunità del ‘noi'”, parla al plurale. Con me, se eletto presidente regionale di Italia Viva, oltre ai tecnici responsabili dei dipartimenti tematici, ci sarà una cabina di regia tutta politico ed un comitato dei saggi. Non sarà un “nuovo partito”, dunque, ma è grande il fermento per costruire, insieme a chi c’era ed a chi vi ha appena aderito, un “partito nuovo””, conclude Stellato.
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