ROMA — L’Italia arranca sulla strada della mobilità sostenibile. Lo denuncia Legambiente nella prima edizione del Forum Nazionale sulla Mobilità, sottolineando un quadro preoccupante: tagli ai fondi, tasso di motorizzazione record — 694 auto ogni 1.000 abitanti, ben oltre la media europea di 571 — e città soffocate dallo smog.
Il nostro Paese, rispetto alle capitali europee, è indietro anche per chilometri di metropolitane, tram e ferrovie. Se c’è un segnale positivo, arriva dal settore delle colonnine elettriche: 64.391 punti di ricarica, più di Regno Unito, Francia e Germania.
Tuttavia, per Legambiente è urgente un’inversione di marcia da parte del governo Meloni: «Serve il ripristino del Fondo Automotive, adeguate risorse al trasporto pubblico locale, un piano di elettrificazione del trasporto pubblico e il rilancio dei progetti per le gigafactory sul territorio».
Città soffocate dalle auto e PM10 oltre i limiti
Dall’indagine “Città2030” di Legambiente emerge che nessuna delle 17 città monitorate (tra cui Milano, Roma, Napoli, Firenze e Messina) rispetta i futuri limiti UE sulle emissioni. Da Olbia (78 auto ogni 100 abitanti) a Roma (66), i numeri mostrano una dipendenza eccessiva dall’auto privata. Solo a Milano il trasporto pubblico ha superato l’uso dell’auto (48% contro 43%), un traguardo che fa ben sperare.
Incidenti urbani in aumento e investimenti insufficienti
La maggioranza degli incidenti avviene sulle strade urbane, mentre l’87% delle risorse infrastrutturali è stato dirottato sul Ponte sullo Stretto fino al 2038. Il Fondo Automotive, inizialmente previsto con 8,7 miliardi entro il 2030, è stato drasticamente ridotto a soli 450 milioni nel 2025.
Città in movimento nonostante tutto
Le città provano a cambiare passo: 16 su 17 hanno avviato il rinnovo delle flotte bus con mezzi elettrici o a idrogeno. Roma punta sull’integrazione tra trasporto pubblico e sharing mobility. Ma il parco di auto elettriche resta minimal: solo lo 0,55% del totale, con percentuali superiori all’1% solo a Milano e Roma.
Il presidente di Legambiente Stefano Ciafani lancia l’appello
«Il governo — afferma Ciafani — continua a puntare su grandi opere inutili, mentre le città investono, tra mille difficoltà, in mobilità sostenibile. È tempo di cambiare rotta e destinare risorse reali a trasporto pubblico, ciclabilità e mobilità dolce. L’Italia non può più permettersi questo doppio binario».
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