Installazione climatizzatori: ‘Nel tarantino 30% in mano ad abusivi’

Con l’arrivo dell’estate e il conseguente aumento delle temperature, anche quest’anno si è registrato un forte incremento nella richiesta di climatizzatori per migliorare la qualità della vita in abitazioni e luoghi di lavoro. Tuttavia, Confartigianato Taranto rinnova l’allarme ai cittadini: “L’aumento della domanda ha portato a un’esplosione di tecnici abusivi, che si presentano come professionisti qualificati ma che in realtà operano senza alcuna formazione o certificazione”.

Secondo Giovanni Palmisano, presidente provinciale di Confartigianato Termoidraulici, “si stima che circa il 30% del mercato dei climatizzatori sia gestito da installatori non certificati. Questi lavoratori non solo operano al di fuori delle norme di legge, ma mettono a rischio la sicurezza domestica e l’ambiente, causando danni potenzialmente gravi. In particolare, i climatizzatori contengono gas fluorurati (F-Gas), responsabili dell’effetto serra, che possono essere manipolati solo da personale certificato. “L’installazione di questi impianti deve essere eseguita da imprese abilitate, a tutela del cliente e del pianeta”, afferma Palmisano.

Confartigianato denuncia anche l’aumento delle “vendite parallele” che promuovono il fai da te nonostante le liberatorie firmate per richiedere l’intervento di un tecnico specializzato. Francesco Basile, presidente provinciale di Confartigianato Manutentori Impianti, sottolinea che “non è plausibile acquisire competenze impiantistiche attraverso brevi corsi in negozio o tutorial online. Le competenze necessarie per lavorare in sicurezza sono frutto di anni di esperienza e formazione continua”.

Fabio Paolillo, segretario generale di Confartigianato Taranto, ribadisce la necessità di combattere l’abusivismo, un problema che affligge non solo il settore dell’impiantistica ma l’intero mondo dell’artigianato. L’associazione continuerà a stimolare le istituzioni per rafforzare i controlli e combattere l’economia sommersa, proteggendo le aziende regolari. “Confartigianato chiede controlli mirati contro i falsi artigiani,” conclude Paolillo, “per garantire sicurezza ai cittadini e valorizzare chi opera rispettando le regole”.

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