Tirato, sofferto. Ma di piombo, importantissimo per cominciare il nuovo corso con un risultato positivo. Il nuovo Foggia di Zauri batte di misura la Juve Next Gen. Decide il graffio di Orlando dopo 28’. Il messaggio del nuovo progetto tecnico è chiaro prima ancora che cominci la partita. Non ci sono più gerarchie. Fuori Murano, il fischiatissimo Emmausso, De Lucia e Carillo. Dentro il baby Pazienza e il ritrovato Da Riva. Per spirito, approccio, il Foggia del primo tempo fa ben sperare. Ma quello della ripresa è parente neanche tanto lontano della vecchia versione. Spaesato, impaurito, spesso lungo e poco lucido. In più di una circostanza la Juve va vicina al gol del pareggio, ma è imprecisa sotto porta ed arrabbiata con l’arbitro. Zauri lo aveva detto a più riprese alla vigilia. Contava vincere e vittoria e’ stata. C’è la Casertana allo Zaccheria venerdì e serviva aprire il doppio turno interno con una vittoria. Ma che sofferenza!
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