Il sistema dell’indotto siderurgico di Taranto sembra essere giunto a un punto di svolta significativo. Sono infatti in arrivo i primi bonifici per il riconoscimento parziale dei crediti alle imprese coinvolte, relativi alla gestione precedente all’amministrazione straordinaria. Questo risultato è frutto dell’impegno del governo e delle pressioni esercitate dalle organizzazioni sindacali, che hanno richiesto con forza una ricostruzione delle condizioni sociali e lavorative dei dipendenti diretti e dell’indotto.
Il riconoscimento dei crediti rappresenta un passo importante, un segnale positivo da parte della gestione commissariale. Tuttavia, le organizzazioni sindacali sottolineano che è necessario vigilare attentamente. Le imprese dell’indotto devono ora investire e salvaguardare i posti di lavoro, senza più scuse. Si fa inoltre appello al governo e all’azienda affinché monitorino la situazione, evitando gli errori del passato, come il dumping contrattuale e la compressione delle condizioni normative e salariali.
Le imprese che rispettano le norme devono essere tutelate, evitando disparità di trattamento rispetto a quelle che cercano scorciatoie a scapito della sicurezza e dei diritti dei lavoratori. La gestione commissariale dovrà continuare a garantire pagamenti puntuali, senza chiedere dilazioni che rischiano di pesare sulle condizioni lavorative.
Infine, resta alta la preoccupazione per il futuro dell’ex Ilva, soprattutto riguardo al rischio di una vendita frazionata dell’azienda. Il governo deve garantire una gestione trasparente e rispettosa delle leggi, affinché la rinascita dell’industria siderurgica di Taranto possa davvero rappresentare un modello per l’intero Paese. Dopo oltre 12 anni di crisi, Taranto merita risposte chiare e concrete.
Così in una nota Davide Sperti, segretario generale Uilm Taranto, Cosimo Amatomaggi, segretario Uilm Taranto Appalto e territorio.
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