Indagini sull’incendio di Vieste: ipotesi dolosa prende corpo

La procura di Foggia ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause dell’incendio che nella mattinata di mercoledì 24 luglio ha colpito il bosco sovrastante baia San Felice a Vieste, nel Foggiano. L’incendio ha costretto all’evacuazione precauzionale di un villaggio con circa 1200 turisti alloggiati. L’inchiesta mira a determinare se il rogo sia stato doloso o di altra natura. Sul posto sono in azione mezzi da terra, due canadair e un elicottero dei vigili del fuoco.

Secondo il tenente colonnello Giuliano Palomba, comandante del reparto carabinieri del parco nazionale del Gargano e dell’Alta Murgia, l’ipotesi di un’origine dolosa dell’incendio sta diventando sempre più probabile. “Abbiamo già individuato l’origine dell’incendio e sequestrato oggetti che fanno supporre un’origine dolosa delle fiamme. Abbiamo comunicato tutto alla magistratura e stiamo seguendo due filoni investigativi su cui ci stiamo concentrando”, ha dichiarato Palomba.

L’incendio di oggi riporta alla memoria quello devastante del 24 luglio 2007, quando un rogo di origine dolosa distrusse migliaia di ettari di vegetazione tra Peschici e Vieste, causando tre vittime e gravi danni a numerosi turisti. Anche in quel caso, le fiamme divamparono in una zona piena di camping, provocando scene di terrore e una vasta evacuazione, con migliaia di bagnanti messi in salvo via mare.

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