Francesco Boccia

Inchiesta dati rubati, Boccia: ‘Meloni riferisca alle Camere’

Il presidente dei senatori del Partito Democratico, inoltre, chiede le dimissioni di Pazzali: ‘Non esiste autosospendersi’

In una vicenda definita “grave e per certi aspetti allucinante”, Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito Democratico, ha espresso piena solidarietà al presidente del Senato La Russa e alla sua famiglia, vittime di spionaggio industriale e violazione della privacy. Boccia ha esteso il sostegno del partito a tutti gli italiani colpiti da simili intrusioni e ha evidenziato l’urgenza di una maggiore tutela della privacy nell’era digitale, chiarendo che essa non implica il nascondere la vita privata, ma proteggere la sfera intima di ciascuno.

Nel suo intervento, Boccia ha denunciato il silenzio del Governo di fronte a un tema così delicato e ha chiesto alla Premier Meloni e ai ministri competenti di riferire in Aula, dichiarando che il problema non riguarda solo la punizione dei responsabili, ma anche la sicurezza dei dati sensibili. Inoltre, Boccia ha sollevato preoccupazioni per l’uso di dossier a fini politici contro esponenti della destra stessa, sollecitando un chiarimento sulle possibili implicazioni degli apparati dello Stato.

Il PD ha anche chiesto le dimissioni di Enrico Pazzali dalla guida della Fondazione Fiera Milano, contestando l’autosospensione come insufficiente. Boccia ha esortato il centrodestra a unirsi nella richiesta di trasparenza, auspicando che un’azione comune possa fare chiarezza su una vicenda che, secondo lui, minaccia la credibilità delle istituzioni e la sicurezza dello Stato.

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