Inchiesta Codice Interno: Comune, Regione e Viminale ammessi parte civile

BARI – La Regione Puglia, i Comuni di Bari e Altamura, il ministero dell’Interno, le municipalizzate Amtab e Amgas, la Figc e l’Associazione Libera sono stati ammessi come parte civile nel processo in corso a Bari contro 15 degli oltre cento imputati coinvolti nell’inchiesta Codice interno. Questa indagine ha rivelato presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria cittadina.

Sono stati esclusi il ministero della Giustizia e il ministero dell’Economia e Finanze, poiché non hanno fornito le ragioni della domanda e il danno subito; per lo stesso motivo, è stato estromesso parzialmente anche il ministero dell’Interno.

La costituzione della Federazione Italiana Giuoco Calcio riguarda la presunta combine di due incontri di calcio tra Corato e Fortis Altamura nel 2017 e nel 2018, coinvolgendo due degli imputati.

L’indagine, iniziata lo scorso 26 febbraio, ha portato a 130 arresti, tra cui l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, la moglie Maria Carmen Lorusso e il padre di quest’ultima, l’oncologo Vito Lorusso. Inoltre, ha condotto all’amministrazione giudiziaria di Amtab per presunte infiltrazioni mafiose nella gestione delle assunzioni. A seguito di ciò, il ministero dell’Interno ha inviato una commissione di accesso al Comune di Bari per valutare eventuali infiltrazioni mafiose, attualmente ancora in corso.

La prossima udienza è fissata per il 2 ottobre, quando testimonieranno alcuni collaboratori di giustizia e i verbalizzati. Per oltre 124 imputati sono stati chiesti riti alternativi: per i 15 coinvolti oggi è iniziato il processo immediato, mentre altri 109, tra cui Olivieri, hanno chiesto il rito abbreviato.

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