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Il Prefetto di Potenza all’assemblea di Istituto “Federico II di Svevia” di Melfi

MELFI – Ospite d’eccezione, nella mattinata di ieri all’Istituto di Istruzione Superiore “Federico II di Svevia” di Melfi (PZ), il Prefetto di Potenza Michele Campanaro che, accogliendo l’invito dei rappresentanti degli studenti ad intervenire su temi di rilevanza civica e sociale, ha preso parte alla mensile assemblea di istituto.

La platea, formata dalle quinte classi dei Licei Classico, Scientifico, Scienze Apllicate, Linguistico ed Artistico, si è lasciata guidare dal Rappresentante del Governo in una profonda riflessione sull’importanza di conoscere e studiare la Carta Costituzionale, per comprendere i più autentici valori della Repubblica ed entrare con maggiore consapevolezza nella realtà.

Il Prefetto ha ripercorso, quindi, con i suoi giovani interlocutori la storia che ha portato alla promulgazione della Costituzione, sollecitandoli a non dimenticare mai il sacrificio di tutti coloro che hanno lottato per garantire alle generazioni future una società fondata su libertà e giustizia. 

Tengo molto che voi giovani abbiate a cuore l’immenso lavoro svolto dai nostri Padri Costituenti che, dentro un ampio orizzonte sociale, culturale e politico, ci hanno consegnato un complesso sistema di principi teso alla realizzazione della dignità dell’uomo e delle libertà fondamentali. Vi esorto a non dimenticare mai il percorso che ha portato l’Assemblea Costituente, composta di 556 tra donne e uomini con storie e visioni spesso radicalmente differenti, a scrivere insieme le regole fondamentali della neonata Repubblica, con l’obiettivo di servire la democrazia”, le parole del Prefetto nel corso dell’incontro.
Entrando, poi, nel vivo delle tematiche poste dagli studenti, l’assemblea si è trasformata in un vivace dialogo su legalità, cittadinanza attiva, sul tema dei diritti e dei doveri dei cittadini, ma anche sulla complessità della società e sulla difficoltà dei giovani ad orientarsi in una realtà spesso intrisa di modelli sbagliati e messaggi distopici. 

Sul punto, il Prefetto ha invitato i ragazzi a non permettere mai a nessuno di limitare il diritto di scegliere di stare dalla parte giusta, quasi sempre la più difficile, popolata da donne e uomini che si battono per affermare legalità e giustizia in favore dell’intera comunità. 

Non sono, infine, mancate curiosità e domande rivolte dai giovani interlocutori al Rappresentante del Governo: Quando è nata la figura del Prefetto? Come si diventa Prefetto? Qual è il suo ruolo? La differenza tra Prefetto e Questore? Qual è l’aspetto più sottovalutato del suo lavoro? Quali sono stati gli eventi più critici che si è trovato ad affrontare? Cosa pensa del sistema scolastico italiano? 

Incontri come quello di oggi sono per me importanti per ridurre il gap tra il vostro mondo e quello delle Istituzioni. Spero davvero di essere riuscito a lanciare qualche semino che potrà germogliare quando sarete chiamati ben presto a rendervi protagonisti nella società. Prendendo in prestito alcune parole pronunciate da Piero Calamandrei nel famoso discorso agli studenti di Milano del 26 gennaio 1955 – che, ancora oggi, a distanza di settant’anni suonano incredibilmente attuali – vi auguro di non cadere mai nell’’indifferentismo’ verso il mondo che vi circonda. Abbiate sempre negli occhi, cari ragazzi il vostro e l’altrui bene, la vostra e l’altrui libertà. Solo così diventerete adulti consapevoli e costruttori di un futuro più giusto”, l’esortazione finale del Rappresentante del Governo ai giovani studenti federiciani.

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