Mario Franceschini, il 28enne muratore originario di Martina Franca (Taranto), residente a Casarile (Milano), è ancora sotto shock. Ha confessato di aver brutalmente picchiato la bimba di 8 mesi, figlia della sua compagna, ma non ricorda quello che è accaduto in quel maledetto sabato 1° ottobre, nell’appartamento al quarto piano di uno stabile di Casarile. Dalla sua mente sono scomparsi gli istanti in cui ha colpito con schiaffi e pugni la piccola mentre si trovava nella sua culla, causandole fratture a cranio, omero e radio, oltre a un’emorragia cerebrale.
Violenze che sono state appurate dai medici dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, anche se, in un primo momento, i familiari hanno provato a giustificare ecchimosi e lividi con una “caduta dal seggiolone”, che però non ha convinto nessuno.
Mario Franceschini è stato sottoposto a fermo con l’accusa di tentato omicidio aggravato e ora si trova nella sezione protetti del carcere di Torre del Gallo di Pavia. “È sconvolto, preoccupato per le condizioni della bambina e pentito per quanto è successo”, ha riferito Maria Teresa Gobba, suo avvocato. Secondo l’ultimo bollettino, la piccola, ricoverata all’ospedale Papà Giovanni XXIII, è in “condizioni stazionarie e non è in pericolo di vita”.
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