Panorama città di Taranto (foto Massimo Todaro)

Il National Geographic esalta Taranto: da città industriale a patria dei delfini

La crescente dimensione internazionale di Taranto non si riflette solo nell’apprezzamento dei numerosi turisti che la scelgono come una delle mete più iconiche del Mediterraneo, né nei numerosi eventi culturali e musicali ospitati nelle sue più belle location cittadine. A incrementare la notorietà del capoluogo ionico è anche la prestigiosa rivista National Geographic che, recentemente, ha pubblicato un reportage in lingua inglese, evidenziando come Taranto sia un simbolo di un ecosistema marino rigoglioso e di una città in trasformazione, che affronta le sfide dell’inquinamento industriale con determinazione e innovazione.

Il rinomato magazine scientifico ha descritto in modo esaustivo la presenza di delfini che hanno ripopolato le acque del Mar Ionio, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale di Taranto, guidata dal sindaco Rinaldo Melucci. Quest’ultimo ha dimostrato una forte attenzione verso la sostenibilità ambientale con l’adozione di un provvedimento significativo per la conservazione della biodiversità marina e l’uso sostenibile delle risorse: l’istituzione dell’Area Marina Protetta (AMP). Tale decisione, sottolineata dal reportage del National Geographic, si inserisce nel programma “Ecosistema Taranto”, delineando un futuro in cui la natura e lo sviluppo possono coesistere in armonia.

L’AMP rappresenta un’azione concreta per la tutela della vita marina e si allinea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare con l’obiettivo 14 “Vita sott’acqua”. Il sindaco Melucci ha ribadito l’impegno della città nelle tematiche ambientali, affermando che “dare vita a un’area marina protetta è il più chiaro segnale di come la politica cittadina sia orientata verso tutte le forme di tutela ambientale, valorizzando le risorse naturali, soprattutto quelle offerte dal mare, come motore di sviluppo economico e sociale di una città che guarda al proprio futuro con fiducia, con l’obiettivo di diventare, nell’ambito del processo di transizione giusta, un modello di riferimento nel Mediterraneo”.

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