La Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. si appresta a ricevere la visita del Gran Maestro Luciano Romoli in occasione della celebrazione del solstizio d’inverno, un momento di grande rilevanza simbolica e spirituale nella tradizione massonica
Sabato 9 dicembre Luciano Romoli, al suo secondo mandato da Gran Maestro, sarà al Relais Histò dove troverà ad accoglierlo oltre 300 tra sorelle e fratelli provenienti da tutti gli Orienti pugliesi.
«È per tutti noi motivo di orgoglio poter avere per la seconda volta in tre anni il nostro Gran Maestro qui a Taranto» ha dichiarato il Grande Ispettore provinciale all’Oriente di Taranto, l’avv. Antonio Ortini, per il quale «La presenza di Luciano Romoli rappresenta un’opportunità per tutti noi di rinnovare il nostro impegno verso i principi fondamentali della Massoneria che hanno nei valori di libertà, uguaglianza e fratellanza la propria significativa sintesi».
Il solstizio d’inverno, che segna il giorno più breve e la notte più lunga dell’anno, è tradizionalmente un tempo di riflessione, rinnovamento e pianificazione per il futuro nella pratica massonica. È un periodo che simboleggia il superamento delle tenebre attraverso la luce, un concetto profondamente radicato nei principi e nell’etica della Massoneria.
Per il Grande Ispettore Provinciale quella che la Massoneria universalmente affronta è una costruttiva sfida alla modernità: «Essere massoni oggi significa abbracciare un percorso di crescita personale e di impegno sociale, ancorato a principi storici ma costantemente adattato ad un contesto contemporaneo. In un’epoca segnata da rapidi cambiamenti e sfide globali, la Gran Loggia d’Italia cerca di applicare i propri insegnamenti tradizionali a questioni moderne: un esempio su tutti la parità di genere».
Nella cappella del 1050 verrà allestito il tempio che ospiterà la cerimonia: «Noi massoni – ha concluso Ortini Ortini – camminiamo insieme in questo viaggio, portando la luce della nostra saggezza e la forza della nostra unità, verso un domani più luminoso. Questo è il nostro compito ed insieme tracciamoquotidianamente un percorso che attraversa non solo le nostre vite, ma che segna il corso della nostra storia. In questo viaggio, in questa condivisione, troviamo la vera bellezza di essere parte di qualcosa di immensamente grande e profondamente significativoche è per noi la Gran Loggia d’Italia».
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