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Michele Pazienza, allenatore dell’Avellino

Il Cerignola (ancora) nel destino di Michele Pazienza

Al destino, spesso, piace giocare brutti scherzi, e l’intreccio, questa volta, riguarda un delicatissimo Avellino-Cerignola, in programma domenica sera. Scontro decisivo per la permanenza di Michele Pazienza in biancoverde: esatto, proprio contro il Cerignola, il “suo” Cerignola, il tecnico dovrà evitare un’ulteriore battuta d’arresto che renderebbe irreversibile la crisi degli irpini, finora assolutamente distanti dal concetto di grande squadra. Il club ha deciso, per il tecnico di San Severo quella contro l’Audace sarà l’ultima spiaggia. Un campionato partito male, troppo male, come l’anno scorso, per una corazzata ultra-milionaria costruita, o meglio, rinforzata, per primeggiare: la batosta di Picerno, aggravata dal pareggio sbiadito contro il Giugliano, ha definitivamente consumato la pazienza, a proposito di giochi di parole, degli esigenti tifosi biancoverdi.
Sulla strada dell’allenatore, dunque, ancora quel Cerignola, che proprio lui aveva portato tra i professionisti e che lo aveva lanciato tra i grandi, con una separazione polemica, un po’ quella di chi lascia la famiglia per emigrare e cercare successo fuori dalle mura domestiche. Avellino-Cerignola che sarà ad ogni modo, per Pazienza un crocevia fondamentale: un eventuale successo riaprirebbe qualche spiraglio di permanenza, nonostante la frattura con la piazza sia ormai profonda.
D’altro canto, c’è un Cerignola che ha ormai voltato pagina, partito forte con un Raffaele versione sergente di ferro, con nuove ambizioni e sicuro dei propri mezzi. Di pazienza ne servirà comunque molta, Michele Pazienza a parte, in ogni caso la gara del “Partenio” non gonfierà, o sgonfierà, lo status degli ofantini, che avranno però la possibilità di dare un segnale prepotente al campionato.

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