Il Bari, Scheidler e la scintilla mai scattata: il secondo addio è realtà

Il secondo addio consecutivo è realtà, la bocciatura a questo punto è totale: si separano le strade del Bari e di Aurelien Scheidler. L’attaccante francese giocherà nella prima divisione belga con la maglia del Dender, club che lo ha prelevato dai biancorossi con la formula del prestito con diritto di riscatto. Nuova avventura in terra straniera, dunque, per l’ex Digione che già nella scorsa stagione, a un passo dalla fine della sessione estiva di calciomercato, era stato mandato a giocare in prestito all’Andorra nella seconda serie spagnola. Questa volta, però, la scelta della società di De Laurentiis sa più di definitivo: il classe 1998 era tornato nel capoluogo pugliese all’inizio dell’estate con la voglia di conquistarsi la fiducia del nuovo tecnico Longo e di giocarsi le sue carte nel ritiro di Roccaraso; obiettivi non raggiunti, tanto che l’ex allenatore del Como lo ha tenuto fuori dai giochi a partire dalle amichevoli contro avversari di maggior rilievo. Un messaggio chiaro al calciatore: nel nuovo Bari non c’è spazio per te.

Di fatto la sua esperienza in riva all’Adriatico è durata il tempo di una sola stagione: nell’estate del 2022 l’allora direttore sportivo Polito, a caccia di un attaccante per completare la rosa di una squadra neopromossa in Serie B, lo acquista per una cifra vicina ai due milioni di euro rendendolo l’investimento più oneroso della gestione De Laurentiis nel capoluogo pugliese. La formazione di Mignani gira, lui meno e così i gol a fine campionato sono appena tre: un bottino troppo scarno per quelle che erano le attese. Scheidler è sembrato non riuscire mai ad adattarsi completamente ai ritmi del calcio italiano, dando l’idea di un calciatore dotato in termini di qualità ma troppo morbido e poco reattivo nel suo modo di giocare. Resterà un rimpianto, resterà il pensiero di quello che poteva essere e non è stato.

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