Grandine devasta campagne tarantine: danni ingenti a oliveti e vigneti

Un’improvvisa ondata di maltempo ha colpito le campagne pugliesi, interrompendo momentaneamente la morsa del caldo con tempeste di fulmini, violente grandinate e raffiche di vento. Gli oliveti, i campi di ortaggi, gli agrumeti e i vigneti di uva da vino sono stati pesantemente danneggiati, mentre i tendoni di uva da tavola sono crollati sotto l’attacco della grandine.

A darne notizia è Coldiretti Puglia, che ha riferito degli ingenti danni dopo le prime verifiche nelle campagne della provincia di Taranto, in particolare a Castellaneta e Palagiano, dove la grandinata ha devastato i tendoni di uva e il vento ha abbattuto le olive dagli alberi.

Dall’inizio del 2024, la Puglia ha subito 52 eventi climatici estremi, secondo i dati di ESWD, che hanno compromesso le produzioni agricole. La siccità ha ridotto le rese delle coltivazioni pugliesi di un terzo. Coldiretti Puglia sottolinea come la grandine sia particolarmente dannosa, causando perdite irreversibili alle coltivazioni e mandando in fumo un intero anno di lavoro. I frutticini, colpiti nei primi giorni di formazione, cadono o risultano danneggiati, impedendo la crescita o rendendoli non commerciabili.

Questi eventi climatici avversi stanno diventando sempre più frequenti e i chicchi di grandine sono cresciuti di dimensioni, trasformandosi in veri e propri blocchi di ghiaccio più grandi di una palla da tennis. La temperatura della superficie terrestre e degli oceani, superiore di 1,15 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, evidenzia una tendenza alla tropicalizzazione con manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e rapidi cambiamenti climatici.

Negli ultimi cinque anni, in Puglia sono stati persi 200 milioni di quintali di cibo a causa di eventi catastrofali. Coldiretti Puglia richiede strumenti innovativi di investimento e agricoltura digitale per tutelare i prodotti agricoli e il reddito delle imprese.

Negli ultimi dieci anni, il 30% delle aziende agricole pugliesi ha chiuso a causa degli alti costi di produzione, del clima instabile e della concorrenza sleale, aggravati dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei costi energetici, con impatti devastanti sui bilanci aziendali e sulla spesa dei consumatori.

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