La Commissione Cultura della Camera dei Deputati ha recentemente dato il via libera a una risoluzione proposta da Rossano Sasso della Lega, mirata a escludere qualsiasi forma di insegnamento legata alla cosiddetta “ideologia gender” nelle scuole italiane. Secondo Sasso, questa teoria non ha basi concrete e viene utilizzata come strumento di propaganda contro i movimenti LGBTI.
La risoluzione, sostenuta dall’intera maggioranza di governo, si propone di vietare l’integrazione di contenuti ritenuti appartenenti a questa presunta “teoria gender” nel programma educativo. Nel documento, si evidenzia come le istituzioni scolastiche possano diventare un palcoscenico per la diffusione di ideologie, inclusa quella gender, promuovendo modelli comportamentali in modo unilaterale.
Nel testo, ci sono anche riferimenti alle posizioni di Papa Francesco, ma non è chiaro cosa si intenda esattamente per “teoria gender” e cosa si intenda vietare, considerando che l’educazione sessuale non è attualmente parte del curriculum scolastico italiano. Sasso ha dichiarato: “La risoluzione è stata approvata in commissione e segna un chiaro segnale contro la propaganda gender nelle scuole”, sottolineando che le critiche da parte di alcuni gruppi politici non hanno fondamento.
Infine, mentre si discute dell’argomento, è importante chiarire che il termine “teoria gender” non rappresenta un concetto scientifico ben definito, ma piuttosto sembra essere una categoria controversa utilizzata per alimentare il dibattito politico. Gli studi sui generi e sull’identità sessuale sono in corso da decenni, ma la cosiddetta “ideologia gender” è un’invenzione più recente, priva di una definizione precisa.
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