Giulio ha 11 anni, compiuti proprio oggi, giovedì 29 giugno, e un quoziente intellettivo superiore alla media che gli permetterà di diplomarsi a soli 16 anni all’istituto superiore “Enrico Medi” di Galatone (Lecce), dove vive con mamma Michela e papà Amedeo.
Giulio frequenta la scuola superiore già dallo scorso settembre. “All’inizio ero un po’ spaventato, ma felice – ha raccontato al Corriere della Sera -. Mi hanno accolto benissimo, anche se i ragazzi più grandi erano sorpresi nel vedere un bambino che sedeva al loro stesso banco”.
Giulio è il primo bambino in Italia ad aver intrapreso un percorso didattico personalizzato: frequenterà regolarmente le medie seguendo allo stesso tempo ore di algebra previste nel bienno delle superiori. Questo gli permetterà di accedere direttamente al terzo anno delle superiori dopo la terza media.
Come tutti i bambini della sua età, Giulio ha un sogno nel cassetto: diventare un ingegnere informatico o un programmatore, una passione che, come racconta la mamma Michela al Corriere della Sera, coltivava già da piccolo: “A tre anni comprò, insieme a suo nonno, un pannello solare. Eravamo esterrefatti quando fu in grado di alimentarlo da solo. A quattro lo vidi per la prima volta leggere le etichette nei supermercati, a cinque cambiava i sistemi operativi. Ma non era un bambino sereno: a sei ha chiesto aiuto”.
Grazie ad Annamaria Manni, terapista neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, nel 2018 Giulio ha scoperto di essere portatore della sindrome di Asperger. «Con la diagnosi ha finalmente dato un nome al suo modo di essere – ha spiegato la mamma al Corriere -. Con il supporto della dottoressa Manni e degli insegnanti, a piccoli passi ha imparato a stare con gli altri. Adesso è un undicenne che gioca a basket e suona la batteria».
COS’È LA SINDROME DI ASPERGER – La sindrome di Asperger (spesso abbreviata anche in SA) è un disturbo pervasivo dello sviluppo, annoverato fra i disturbi dello spettro autistico. Non comporta ritardi nell’acquisizione delle capacità linguistiche né disabilità intellettive. La locuzione fu coniata dalla psichiatra britannica Lorna Wing in una rivista medica risalente al 1981 in onore di Hans Asperger, uno psichiatra e pediatra austriaco, il cui lavoro non fu pienamente riconosciuto fino agli anni novanta. Le persone Asperger, la cui causa è ignota, presentano una persistente difficoltà nelle interazioni sociali, schemi di comportamento ripetitivi e stereotipati, attività e interessi in alcuni casi ristretti a determinati ambiti. Diversamente da altre forme di autismo, non si verificano significativi ritardi nello sviluppo del linguaggio o nello sviluppo cognitivo.
Tra i personaggi famosi portatori della sindrome di Asperger: Elon Musk, Greta Thunberg, Steve Jobs, Albert Einstein, Bill Gates, Dan Aykroyd, Anthony Hopkins, Alan Turing (creatore dei primi algoritmi, pose le basi per gli studi legati alla scienza informatica e all’intelligenza artificiale), Andy Warhol, Susanna Tamaro, Wolfang Amadeus Mozart, Satoshi Tajiri (creatore dei Pokemon), Tim Burton (regista), Bobby Fisher (il più grande giocatore di scacchi)
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