TARANTO – Dopo un grave attacco d’asma è stato in coma per dieci giorni, lottando tra la vita e la morte. È solo grazie alla prontezza e alla professionalità dell’equipe medica e del personale del Reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto e un giovane di Francavilla Fontana ora sta bene, stretto nell’abbraccio dei suo familiari. La storia e il ringraziamento, sentito e commosso, arriva dalla famiglia Liace – Capobianco di Francavilla Fontana. I genitori del ragazzo, noti per gestire il famoso Forno Capobianco del quartiere San Lorenzo, con una lettera hanno voluto esprimere tutta la loro riconoscenza a medici e personale.
“Gentilissimi dottor Michele Cacciapaglia, dottoressa Daniela Serio, dottor Raffaele Resta, dottoressa Marianna Sacchi e dottoressa Doriana Benefico, e con voi tutto lo straordinario personale del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, trovo finalmente le parole, seppur ancora cariche di emozione, per esprimere la mia più profonda e sincera gratitudine per l’eccezionale lavoro che avete svolto nei miei confronti. Ricordo ancora vividamente i giorni bui e incerti, un limbo tra la vita e la speranza. In quel momento di estrema fragilità, voi siete stati il faro nella tempesta, un’ancora di salvezza che mi ha permesso di aggrapparmi alla vita con forza. La vostra professionalità, unita a una straordinaria umanità, ha rappresentato per me e per i miei cari un sostegno incommensurabile. Ho potuto percepire in ogni vostro gesto, in ogni vostra parola, non solo la competenza medica di altissimo livello, ma anche una profonda dedizione al vostro lavoro e una sincera attenzione al paziente come persona. Ricordo con gratitudine la vostra costante presenza, le rassicurazioni, la cura con cui avete monitorato ogni mio progresso, anche il più piccolo”.
Rianimazione Santissima Annunziata, “Un ringraziamento speciale”
“Un ringraziamento speciale – si legge nella lettera – va a tutti voi. I vostri volti sono diventati familiari e rassicuranti durante la mia permanenza in rianimazione. La vostra dedizione, la vostra pazienza e la vostra gentilezza mi hanno fatto sentire non solo curato, ma anche accolto e coccolato. Oggi vi posso dire solo grazie perché, seppur giovane, ho vissuto un’esperienza terribile ma sono potuto tornare nella mia città e dai miei affetti grazie alle vostre cure. Sento il dovere di testimoniare la grandezza del vostro lavoro. Siete un’eccellenza del nostro territorio, un esempio di dedizione e professionalità che merita il più profondo riconoscimento Grazie di cuore per avermi restituito la vita e la speranza. Con immensa gratitudine, Giovanni Liace”.
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