I ritardi sulla cantierizzazione delle opere non sono addebitabili al Governo e nonostante l’assegnazione fatta nel 2019 molte opere non erano ancora partite. Questo il succo della lettera inviata dai ministri Raffaele Fitto e Andrea Abodi al Comitato organizzatore della XX edizione dei Giochi del Mediterreano 2026 che riportiamo integralmente di seguito.
L’organizzazione della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo “Taranto 2026” rappresenta una priorità per il Governo che, fin dal suo insediamento, ha immediatamente attivato una ricognizione dello stato della progettazione e realizzazione degli interventi e delle opere connesse.
Tale ricognizione ha restituito al Governo un quadro preoccupante, caratterizzato da un forte ritardo accumulato nell’attività di programmazione dell’evento, con particolare riferimento ai criteri che hanno determinato la definizione e l’aggiornamento del Masterplan, il quadro finanziario ed i cronoprogrammi degli interventi.
Solo una piccola parte degli interventi individuati all’interno del Masterplan risulta immediatamente cantierabile, mentre un gran numero degli stessi risulta essere ancora in fase di progettazione preliminare, con il concreto rischio di compromettere il tempestivo avvio delle opere.
Un simile ritardo desta preoccupazione soprattutto alla luce del fatto che il Comitato Organizzatore è operativo da quasi tre anni: l’assegnazione alla città di Taranto dell’organizzazione dei XX Giochi del Mediterraneo è avvenuta il 24 agosto 2019 e il 9 giugno 2020 si è formalmente costituito il Comitato Organizzatore.
Si è perso troppo tempo, e non certo per una presunta inerzia del Governo, insediatosi da soli cinque mesi e subito impegnato per monitorare lo stato di attuazione dell’organizzazione, al cui impulso sono stati destinati 150 milioni di euro di risorse statali (legge n. 25 del 2022), mentre si è ancora in attesa del contributo di 50 milioni di euro da parte della Regione Puglia previsto fin dal 2021.
Sempre il Governo ha sollecitato l’aggiornamento del quadro finanziario degli interventi alla luce degli straordinari incrementi nei prezzi delle materie prime, il cui impatto su costi e tempi era stato ignorato, con il concreto rischio di pregiudicare l’avvio stesso delle opere.
A tal riguardo, il Governo è ancora in attesa di ricevere una parte delle informazioni richieste con nota del 10 marzo 2023 e che non hanno trovato risposta nella nota del Comitato Organizzatore del 13 marzo 2023.
In particolare, restano da chiarire i criteri che hanno portato all’eliminazione di alcuni interventi nell’ambito della rimodulazione del Masterplan, la metodologia usata per stimare l’impatto dell’inflazione sui costi, le ragioni che hanno condotto alla stima di cambiamenti nei costi ulteriori rispetto a quelli spiegati dall’inflazione e l’aggiornamento dei cronoprogrammi.
Infine, si è ancora in attesa della puntuale rendicontazione dei 4,5 milioni di euro destinati al Comitato Organizzatore per l’implementazione delle attività di pianificazione e organizzazione dei predetti Giochi per il triennio 2021-2023 (art. 1, comma 564, legge n. 178 del 2020).
Risulta dunque singolare la strumentalizzazione dell’operato del Governo, che al contrario è attivo fin dal suo insediamento per addivenire ad una celere messa a terra degli interventi necessari a garantire l’organizzazione dei Giochi nei tempi previsti.
Alla luce del quadro delineato, appare del tutto intempestiva la convocazione del Consiglio Direttivo del Comitato Organizzatore e dell’Assemblea di Indirizzo per trattare questioni interne al Comitato stesso, tra cui anche provvedimenti sulla pianta organica con l’approvazione di nuovi contratti, ed ulteriori eventuali modifiche di un Masterplan già oggetto di rimodulazione nel marzo 2023.
Al contrario, appare particolarmente significativa l’approvazione da parte del Parlamento di un emendamento in sede di conversione del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, il quale prevede la nomina di un Commissario straordinario che, operando in sintonia con il Comitato Organizzatore, assicuri la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei Giochi.
La soluzione commissariale è garanzia di certezza dei tempi e di efficienza nella gestione dell’organizzazione dell’evento, e non rappresenta certo una novità nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo, essendo stata sperimentata già in occasione della XVI edizione della manifestazione sportiva, tenutasi a Pescara dal 26 giugno al 5 luglio 2009.
Fuori da ogni strumentalizzazione, l’unica preoccupazione del Governo è quella di colmare il forte ritardo accumulato in questi anni e mettere in campo, con urgenza, tutte le azioni necessarie a garantire l’avvio delle opere nei tempi previsti.
I Giochi del Mediterraneo rappresentano una preziosa occasione, che non possiamo e non vogliamo perdere, per il rilancio e la valorizzazione del Mezzogiorno e del Paese tutto.
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