“I Giochi del Mediterraneo del 2026, rischiano di diventare la fiera delle occasioni perdute. Soprattutto per Taranto. La candidatura di Taranto fu avanzata nel 2019 come opportunità di riscatto e come occasione per dimostrare le capacità del territorio ionico. La leva di tutto ciò era costituita dall’eredità che un tale evento porta con sé in termini di infrastrutture, investimenti, visibilità, marketing, turismo”.
A dichiararlo e Vincenzo Di Gregorio, consigliere regionale PD e presidente della II commissione consiliare della Regione Puglia.
”A distanza di quasi cinque anni, il progetto di rinascita disegnato da Asset intorno alla XX edizione dei Giochi del Mediterraneo rischia di naufragare del tutto o di essere fortemente ridimensionato. Si fa concreto il pericolo che Taranto da protagonista dei Giochi ne diventi solo comprimaria; che il capoluogo ionico passi da ricoprire un ruolo centrale a una posizione marginale non solo nell’organizzazione, ma anche nell’ospitalità delle delegazioni e delle maggiori competizioni. L’eredità immaginata dall’originario Comitato promotore costituito da Comune di Taranto, Regione Puglia, Coni regionale, con il sostegno del Governo allora rappresentato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e dal Ministro per il Sud Barbara Lezzi, si va sgretolando a causa di ritardi, veti incrociati, passi falsi, vendette consumate sulla pelle di Taranto”, conclude Di Gregorio.
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