”Il Como è una delle poche squadre in Italia che gioca un calcio quasi razionale, con idee chiare. Dispone di calciatori tecnicamente validi, che possono mettere in difficoltà chiunque. Sono convinto che alla lunga non sarà coinvolto nella lotta salvezza. Per tornare a casa con il risultato servirà una prestazione superlativa sotto tutti gli aspetti”. Lo ha detto Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, alla vigilia della sfida del Sinigaglia con il Como, in programma alle 18.30 di lunedì 30 dicembre.
Emergenza difensiva
“Dobbiamo raschiare il fondo del barile. Abbiamo iniziato la stagione con Guilbert, Pelmard, Gaspar e Gallo. Tra infortuni e altro, restano Jean e Baschirotto al 100%. Serve uno sforzo che va oltre ogni razionalità, ma confido nello spirito del Lecce, squadra rognosa. Voglio undici calciatori pronti a vivere o morire sportivamente. Gallo? È convocato e disponibile, devo ancora decidere se partirà dal primo minuto”.
Calendario e scontri diretti
“Ci aspetta una serie di scontri diretti cruciali, tranne l’eccezione dell’Inter. Questo mese sarà determinante per il nostro futuro in campionato”.
L’entusiasmo dei tifosi
“Il sold out del settore ospiti dimostra l’amore per questa squadra. Portare 700 tifosi a Como non è cosa da poco”.
L’infortunio di Berisha, le qualità di Marchwinski e Morente
“Berisha è fondamentale per noi, ma troveremo soluzioni, magari scoprendo nuovi talenti. Pierret può giocare al suo posto, valuterò tra lui, Ramadani e Kaba in base alle caratteristiche. Marchwinski si allena bene, è educato e disponibile: nel nostro sistema è una mezzala, forse un sotto punta. Attualmente è penalizzato, ma gli ho detto di tenere duro, nel calcio tutto può cambiare. Per quanto riguarda Morente, inizialmente ho dovuto sperimentare, ora credo renda meglio a sinistra. È intelligente, lavora bene e ha avuto la bravura di segnare. Mi auguro mantenga questo livello di autostima”.
Le parole di Calhanoglu
“Ringrazio Calhanoglu per le parole spese su di me. Le caratteristiche dei giocatori definiscono i ruoli. “Giampaolo è stato il primo a schierarmi come regista (quando allenava il Milan, ndr) alla prima giornata di campionato. Purtroppo, non abbiamo avuto tanto tempo per lavorare insieme, visto che è stato esonerato. Mi dispiacque perché mi trovavo bene con lui, apprezzavo le sue idee e lo stimavo molto come persona. Sono felice che ora sia a Lecce e che stia facendo bene”, ha detto Calhanoglu.
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