Visita istituzionale degli ufficiali dei carabinieri forestali a Torre Guaceto. Al centro della riunione, l’ascolto dei rappresentanti del Consorzio di Gestione dell’area protetta al fine di aumentare il livello di controllo della riserva e quindi gli standard di tutela.
Il presidente del Consorzio di Gestione della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, e il direttore, Alessandro Ciccolella, hanno accolto i massimi rappresentanti nazionali dei Carabinieri forestali in visita al Parco.
I militari guidati dal comandante delle Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri (C.U.F.A.), Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, hanno visitato la parte costiera e terrestre ed i centri recupero fauna selvatica e tartarughe marine. Al termine dell’attività si è tenuta la riunione finalizzata alla risoluzione delle problematiche patite dall’area protetta.
Dopo aver illustrato le caratteristiche naturalistiche di Torre Guaceto, infatti, i rappresentanti del Consorzio hanno illustrato gli ambiti nei quali sarebbe necessario un intervento strutturato delle forze dell’Ordine.
I punti esaminati.
Le trasformazioni che sta subendo il comparto agricolo della riserva con l’espianto di ulivi secolari ai fini di una loro sostituzione con uliveti intensivi che necessitano di molta acqua e preparazioni del terreno. Tali azioni possono portare all’utilizzo di pozzi artesiani non autorizzati o alla escavazione di nuovi e all’alterazione dello stato geomorfologico dei luoghi a causa di frantumazione della roccia allo scopo di preparare il terreno per impianti intensivi.
Attività sul demanio marittimo costiero in contrasto con la normativa di riferimento della riserva, tra le quali la pesca non autorizzata all’interno del tratto di mare di competenza dell’AMP, la balneazione in zona A, l’introduzione di cani. A tal proposito Consorzio e carabinieri hanno approfondito il tema dell’uso non congruo di aree limitrofe a Torre Guaceto che, se pur a destinazione agricola, vengono utilizzate a fini turistici.
Al fine di affrontare al meglio tali problematiche, le parti hanno ipotizzato la sottoscrizione di una specifica convenzione tra Arma dei carabinieri e Consorzio di Torre Guaceto con le seguenti finalità: potenziamento dell’attività di controllo e repressione dei reati; sviluppo di attività di tutela e conservazione di specie animali e habitat; collaborazione ad attività di ricerca scientifica e di sensibilizzazione dei cittadini; utilizzo da parte dei militari del sistema di videosorveglianza presente nella riserva.
Inoltre, il Consorzio si è reso disponibile a ristrutturare un monolocale presente nell’area protetta al fine di destinarlo ad ufficio dell’Arma e a fornire le attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività concretizzabili nell’accordo.
“C’è ancora tanto da fare per proteggere fino in fondo la nostra riserva – ha dichiarato il presidente Malatesta -, un intervento continuo e sistemico dei carabinieri farà la differenza. Ringrazio a nome dell’ente che rappresento, il generale Rispoli e tutti i militari che hanno dedicato il loro tempo a Torre Guaceto, così come tutti gli uomini dell’Arma che ogni giorno sono costantemente impegnati per proteggere il nostro territorio con grande dedizione”.
“I Carabinieri del CUFA” – ha aggiunto il Generale Rispoli – “grazie alla loro specializzazione, esperienza e capillarità, contribuiranno sempre più alla tutela e alla valorizzazione di questo territorio, straordinario sia da un punto di vista naturalistico che identitario, in piena sinergia e coordinamento con le altre Istituzioni. L’obiettivo è quello di garantire una fruizione sostenibile e rispettosa delle regole, salvaguardando la ricca e preziosa biodiversità”.
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