A rischio gelo anche le pregiate ciliegie della varietà Ferrovia in Puglia con le piante che risentono dell’abbassamento delle temperature notturne e i fiori che restano bruciati dal freddo. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, con i tecnici in campo che stanno verificando gli effetti delle ondate di gelo sulle coltivazioni agricole in provincia di Bari a Santeramo, Rutigliano e Gioia del Colle, nel tarantino in Valle d’Itria, a Martina Franca e Castellaneta, nel nord barese e in Capitanata.
Per proteggere i raccolti, a Rutigliano vengono addirittura accesi i falò notturni con balle di paglia sistemate controvento ai bordi dei filari dei vigneti che si fanno bruciare quando la colonnina di mercurio inizia a scendere sotto i 2 gradi. Nei campi di mele. a Martina Franca, si ‘spara’ vapore e fumo di paglia bagnata con gli atomizzatori per far alzare le temperature che durante la notte scendono a livelli deleteri per fiori e gemme degli alberi da frutto.
La Puglia è la maggior produttrice di ciliegie in Italia: con le sue quasi 32.000 tonnellate detiene il 35% delle produzioni italiane e il 62% delle superfici investite, pari a circa 19.000 ettari di terreno, e un fatturato di circa 22 milioni di euro – spiega Coldiretti Puglia -. La produzione di ciliegie risulta concentrata nella provincia di Bari, che da sola rappresenta il 96,4% della produzione regionale e il 39% del totale nazionale. Con le sue 47 mila tonnellate, la provincia di Bari è la prima in Italia per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale.
Le ciliegie sono destinate esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione devono essere mantenute integre le pezzature particolarmente consistenti per la ciliegia Ferrovia, la compattezza ed il sapore, attività che richiedono un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabili, per cui la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine, aggiunge Coldiretti Puglia.
Il brusco abbassamento delle temperature con l’arrivo del gelo compromette la produzione di ciliegi, albicocchi, peschi e mandorli, ma anche patate, ortaggi, grano, quando fuori dal riposo invernale e, pertanto, più sensibili al gelo, anche la vite e l’ulivo. A rischio i campi di grano, già sotto stress per la persistente siccità che ha colpito le coltivazioni durante l’inverno, sottolinea la Coldiretti Puglia.
Le piante, durante il riposo invernale, sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline”, conclude Coldiretti Puglia.
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