Un vasto cantiere, situato in un’area di cava della superficie di circa 24 ettari in agro di Gallipoli, è stato sequestrato dai carabinieri forestali e dai colleghi del Nucleo Investigativo di Lecce, nonché dal personale tecnico dei Presidi di Lecce e Taranto della Sezione di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia.
Ciò è avvenuto nel corso di una vasta operazione finalizzata al contrasto della gestione illecita di rifiuti, la quale ha permesso di accertare che la cava veniva continuativamente utilizzata come discarica abusiva, dove confluivano carichi di rifiuti provenienti da demolizioni edili del territorio.
All’atto della verifica, sono stati rinvenuti 3 autocarri carichi di rifiuti, pronti per lo scarico, e non iscritti all’Albo dei Gestori Ambientali.
Pertanto, anche ai tre mezzi sono stati apposti i sigilli, così come a due escavatori/pale meccaniche, utilizzati per livellare i cumuli di materiali di risulta illecitamente depositati.
Dieci persone, infine, sono state deferite alla Procura della Repubblica di Lecce, in stato di libertà, e dovranno rispondere, a vario titolo ed in concorso, dei reati di cui all’ art. 256, commi 1 e 2 del Decreto legislativo n. 152 del 2006 (“Testo Unico Ambientale”), per gestione di rifiuti non autorizzata, ed al comma 3 dello stesso articolo, per realizzazione di discarica abusiva di rifiuti.
Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti per individuare eventuali ulteriori responsabili della pesante azione di degrado ambientale che ha colpito la “Città Bella”.
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