Per questo motivo questa mattina si è tenuta una conferenza stampa a ridosso della galleria dove, con un gruppo di cittadini provenienti da Lucera, San Marco la Catola e Volturino per la Puglia, Gambatesa per il Molise, San Bartolomeo in Galdo per la Campania, e altri centri pugliesi e molisani, si è formato il Comitato spontaneo Galleria Passo del Lupo che ha esposto i propri intenti.
È chiaro che il coinvolgimento diretto dei Comuni interessati dà un peso significativo alle iniziative che a breve saranno intraprese per fare maggiore pressione sulla politica nazionale che è chiamata a risolvere con un intervento finanziario urgente una situazione drammatica, che rischia di compromettere la stessa sopravvivenza di alcune comunità.
Passo del Lupo è una delle gallerie strategicamente più importanti di tutto il Sud Italia, poiché è situata sulla Statale 17 e collega la Capitanata a Roma servendo di fatto ben tre Regioni.
Dal 2018 la galleria ha subito continue ed estenuanti chiusure e riaperture per lavori di manutenzione e messa in sicurezza, causando notevoli disagi agli automobilisti, autotrasportatori e lavoratori pendolari di Puglia, Molise e Campania. Ad oggi, dopo sei anni dalla prima chiusura, gli interventi di manutenzione sono stati eseguiti “ad intermittenza” su soli 500 metri dei 1373 totali.
Mesi e mesi di chiusura isolano intere comunità, causando problemi enormi. Ma si pensi anche a un’ambulanza che deve portare un paziente in codice rosso in ospedale: i tempi di percorrenza sono diventati illegali e impossibili. Le vite umane sono messe a rischio, senza considerare l’impatto economico, che è enorme.
Servono 9 milioni di euro per dare un vero slancio al progetto, uno stanziamento di fondi statali che Vincenzo Marzi, responsabile territoriale Puglia di Anas, ha definito “banale” in una commissione da me convocata. I rappresentanti parlamentari di questo territorio hanno il dovere di chiedere a gran voce questi fondi. Parliamo di un piccolo investimento, paragonabile al granellino di zucchero che mettiamo nel caffè.
A sostegno di ciò ho scritto anche una lettera al Ministro Matteo Salvini, affinché si interessi con urgenza alla questione della galleria.
Non possiamo aspettare un altro decennio per il completamento dei lavori utilizzando i fondi della manutenzione ordinaria. Oltre ai disagi causati alla viabilità e allo spostamento delle persone, queste chiusure a intermittenza causano un danno economico al territorio.
Quindi è necessario che la politica nazionale preveda in tempi rapidi il reperimento delle risorse economiche necessarie e fornisca un cronoprogramma delle attività che garantiscano i lavori in progetto con continuità e celerità.
Se non otterremo risposte, organizzeremo un accampamento qui e inviteremo tutti i cittadini che risentono di questo problema a unirsi a noi. Dobbiamo farci vedere, farci sentire, far capire che non ci lasceremo prendere a schiaffi senza reagire. Qui non si tratta di una questione di fede politica e campanilismo, ma di rispetto del territorio, delle persone e delle vite.
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