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Davide Tabarelli

Futuro ex Ilva, Tabarelli: “Mancano poche ore, sono ottimista”

Imprese indotto: “Acciaieria gioiello da difendere”. Dinoi (Aepi): “Stato garantisca rilancio con nuova proprietà”

Il futuro dell’ex Ilva è questione di ore. Lo ha dichiarato Davide Tabarelli, commissario di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria, durante l’incontro “Ex Ilva: un passato da difendere, un futuro da costruire” alla Stampa Estera. “La pressione su questo stabilimento è talmente forte che se ne usciamo, e ne dobbiamo uscire, lo faremo con slancio. Ci vorrà tanta energia, proprio come in passato. Sono ottimista. Il Governo ha garantito la presenza dello Stato, ora vedremo gli sviluppi”, ha dichiarato Tabarelli.

Le imprese dell’indotto: “L’acciaieria è un gioiello da difendere”

Un appello arriva anche dalle imprese collegate alla fabbrica. Nicola Convertino, presidente di Aigi (Associazione Indotto AdI e General Industries), ha ribadito l’importanza dell’acciaieria per il tessuto economico: “Non possiamo buttare a mare il nostro passato. Sono stati fatti importanti lavori di ambientalizzazione, ora chiediamo alla politica di accompagnare il processo con una partecipazione minima dello Stato per sovraintendere la decarbonizzazione. L’acciaio italiano è strategico e riconosciuto tale anche per legge”.

Dinoi (Aepi): “Lo Stato garantisca il rilancio con la nuova proprietà”

Anche Mino Dinoi, presidente della Confederazione Aepi, ha sottolineato la necessità di un intervento istituzionale: “La presenza dello Stato nella società, almeno nella fase iniziale, è una garanzia per le imprese coinvolte. Serve un piano industriale solido per rilanciare l’ex Ilva, nel rispetto del territorio e delle aziende dell’indotto”.

Aepi e Aigi hanno espresso la disponibilità a un incontro con il ministro Adolfo Urso e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per discutere le prospettive dello stabilimento e il futuro della siderurgia italiana.

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