Francesco Caputo dice addio al calcio giocato a 37 anni: l’attaccante altamurano appende le scarpe al chiodo dopo aver collezionato complessivamente 603 presenze e 227 reti tra Serie A, B, C2 e serie dilettantistiche. Una carriera partita oltre vent’anni fa indossando le maglie di Toritto ed Altamura, per poi approdare al Noicattaro: prima volta tra i professionisti nel 2007/08 in C2, 11 reti che gli valgono l’approdo al Bari. Voluto da Antonio Conte, sarà tra i protagonisti della promozione con 10 reti, formando con Barreto una solida coppia-gol. Da sogno l’esordio, 3-1 al Grosseto al San Nicola e tripletta personale. Segue un anno in B alla Salernitana, poi il ritorno in biancorosso in Serie A: solo un gol al Cesena su rigore, poi si torna in B. Eccelle nel secondo anno di Torrente (17 reti, 2012/13), poi la squalifica nel 2013/14 che lo tiene lontano dal campo per un anno. Nel 2014/15 l’ultima staigone coi biancorossi mettendo a segno 10 reti.
Con Virtus Entella prima ed Empoli poi, sempre in B, segna gol a raffica che gli valgono nel 2018/19 l’approdo in A coi toscani. Si comporta bene malgrado l’immediata retrocessione del club (16 reti) e passa al Sassuolo (21 reti nel 2019/20). Quindi approdo alla Sampdoria nell’agosto 2021 e ritorno nuovamente ad Empoli dove chiude, di fatto, la carriera nei mesi scorsi. Per lui anche due presenze in nazionale ed una rete segnata: è nel 6-0 di Italia-Moldavia, incontro amichevole del 7 ottobre 2020. Giocherà anche la successiva sfida in Nations League contro la Polonia, 0-0 l’11 ottobre di quello stesso anno.
L’annuncio dell’addio al calcio giocato arriva su Instagram col seguente messaggio: “Ciao a tutti, eccoci qui.” Avrei voluto fare questo discorso in un modo diverso, magari salutandovi con un gol e quella mia esultanza che ci ha fatto sentire così vicini. Ma la vita, a volte, ci porta a prendere decisioni che maturano dentro di noi lentamente. Oggi sono qui, consapevole della strada che voglio percorrere per il mio futuro. Questo, però, non significa che ‘Ciccio’ sparirà. Anzi, si apre una nuova fase di me: una versione più matura e consapevole, pronta a vivere nuove avventure, con un bagaglio pieno di esperienze, sacrifici, gioie e lezioni che questa carriera mi ha regalato. Devo ringraziare tutti voi, dal profondo del cuore. Grazie a chi mi ha sostenuto, ma anche a chi mi ha criticato: è proprio dalle critiche che ho trovato la forza di migliorarmi e superare i miei limiti. Un grazie speciale alle società, ai presidenti, ai direttori, ai dirigenti, agli allenatori, allo staff e ai miei compagni di squadra. E poi a tutti voi che lavorate dietro le quinte, rendendo ogni tappa di questo viaggio speciale. Un enorme grazie alle tifoserie delle squadre in cui ho giocato: grazie per avermi accolto, supportato e spronato. Ringrazio il mio procuratore, il mio avvocato e la Fedele Management per essere stati sempre al mio fianco, continuando a credere in me anche oggi, mentre mi preparo a scrivere un nuovo capitolo. E infine, il ringraziamento più importante: alla mia famiglia. A mia moglie e ai miei tre figli, che sono il mio rifugio, la mia forza e la mia motivazione più grande. Grazie per esserci stati sempre, nei momenti belli e in quelli difficili, per il sostegno e per non avermi mai lasciato solo in questo lungo cammino. Oggi chiudo un capitolo importante della mia vita, ma ne apro uno nuovo con la stessa determinazione e voglia di mettermi in gioco. So di poter contare su di voi, sul vostro affetto e supporto, che sono stati e saranno sempre la mia spinta più grande. Non è un addio, è un nuovo inizio. Ci vediamo presto, più pronti e forti che mai!”.
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