“Lo sviluppo delle imprese a Francavilla Fontana è frenato da una visione miope delle istituzioni locali”. Sono sul piede di guerra diversi imprenditori locali per via del mancato sblocco dei suoli nella zona Pip venduti a prezzi esorbitanti dai privati. Per duemila metri di suolo si arriverebbe a pretendere fino a 200mila euro in qualche caso. C’è chi si dichiara pronto ad investire nella vicina Mesagne. “La pazienza, com’è noto, ha un limite: per cui, se l’amministrazione che regge Francavilla dovesse ostinarsi in questo inconcepibile immobilismo, – dichiara Giuseppe Cavallo titolare della Fer.Metal.Sud S.p.A., allocata nella zona industriale – saremmo costretti a guardarci intorno, anche decidendo di trasferire l’investimento verso città, come Mesagne, che sembrano rispondere con maggiore efficienza alle esigenze dell’imprenditoria”.
Per Cavallo ma anche per altri operatori economici “chi vuole fare impresa a beneficio della propria comunità non può essere ostacolato dagli inghippi della burocrazia e dalla miopia delle istituzioni”.
La Fer.Metal.Sud S.p.A. ha avviato un progetto, tecnologicamente avanzato, che potrà darà valore all’area e alla comunità in termini occupazionali. Spiega Giuseppe Cavallo: “In collaborazione con la casa proprietaria della tecnologia, abbiamo previsto che per la realizzazione dell’impianto, sia necessaria la disponibilità di un lotto di almeno 4 ettari. Allo scopo, ne ho acquistati due adiacenti ma, per raggiungere l’area necessaria, ne occorrono altri. Qual è il nodo? Che ve ne sono diversi disponibili, ma in possesso di proprietari che intendono usarli per specularci, cioè per approfittare della posizione conveniente. Va da sé che, secondo la normativa, il progetto, per essere finalizzato, ha bisogno di quella intera estensione e che quindi, saltando, farebbe perdere l’occasione di usufruire dei finanziamenti derivanti dal PNRR e, conseguentemente, la possibilità di assumere a regime un gran numero di tecnici e operai specializzati”.
L’amministrazione comunale al momento non avrebbe i fondi necessari per sostenere gli espropri. “Abbiamo interpellato l’amministrazione comunale di Francavilla Fontana, che sarebbe incastrata in una situazione paradossale: avrebbe prodotto – fa sapere sempre Cavallo – una delibera di esproprio di quei terreni parcellizzati, ma non avrebbe le risorse per sostenere l’esproprio, un’operazione che consentirebbe a noi di poter acquistare direttamente i terreni ad un ragionevole prezzo di mercato. Nessuna risposta è pervenuta alle nostre reiterate sollecitazioni per una legittima iniziativa imprenditoriale privata, ma anche una straordinaria occasione di sviluppo e di indotto occupazionale per la nostra città”.
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