Rete Imprese “Villa Franca” nel chiedere “ascolto” all’attuale amministrazione comunale prende posizione sulla denominazione delle strade nella zona Pip di Francavilla Fontana. Gli associati guidati dal presidente Franco Fullone attaccano il sindaco Antonello Denuzzo e la sua maggioranza rea “di ostacolare lo sviluppo industriale locale”. Di seguito in sintesi un comunicato da parte dell’associazione.
“Nell’ultima assemblea gli imprenditori della Rete Imprese Villa Franca hanno espresso una certa delusione per la decisione dell’attuale Amministrazione Comunale, in collaborazione con il Consorzio Imprese Riunite, di assegnare nuovi nomi alle vie dell’area industriale, sia quelle esistenti che future. Questi nomi, infatti, non valorizzano i Capitani d’Impresa che hanno realmente contribuito allo sviluppo della nostra città, bensì si rifanno a un repertorio di antiche professioni artigianali mai presenti nella zona industriale. Molti di questi nomi, inoltre, probabilmente non verranno mai assegnati, data l’incertezza sul completamento della zona PIP.
Mentre si prendono queste “prestigiose decisioni”, alcuni dei migliori operatori economici – delusi dalle promesse disattese dell’Amministrazione Comunale – stanno lasciando la città. A tal proposito Rete Imprese Villa Franca ha richiesto per ben tre volte un confronto con l’Amministrazione, ma tali richieste sono rimaste purtroppo inascoltate.
Il grande progetto finalizzato al completamento della zona PIP, avviato oltre quattro anni fa grazie alla professionalità dei tecnici della Rete e alla lungimiranza, competenza, tenacia ed entusiasmo del precedente assessore all’urbanistica, avv. Nicola Lonoce, ha subìto una brusca interruzione. I fondi promessi destinati esclusivamente a tale progetto non solo sembrano essersi ridotti da 250.000 a 70.000 euro, ma tardano anche ad arrivare, vanificando il grande impegno, disponibilità e professionalità dell’attuale assessore alle attività produttive, ing. Carmine Sportillo.
Mentre Rete Imprese Villa Franca attende di essere convocata dall’Amministrazione, alcuni suoi soci, hanno già scelto di espandersi in altre aree. I soci della Rete non riescono a comprendere le reali intenzioni di questa Amministrazione che sembra ostacolare lo sviluppo industriale locale. In tal modo, per opinione diffusa, non solo si penalizza la crescita attuale, ma si perdono opportunità uniche. Si confida ora che l’Amministrazione percepisca, attraverso queste parole, un’ulteriore richiesta di ascolto, per fermare insieme questa grande fuga di aziende dalla nostra terra”.
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