FRANCAVILLA FONTANA – Sarà eseguita giovedì, appuntamento in Procura alle 13 per il conferimento dell’incarico, l’autopsia sulla salma di Stefano Argentina, il 45enne di Francavilla Fontana deceduto la scorsa settimana in ospedale, al Perrino, a causa di una ferita all’addome inferta durante una violenta lite con il padre Angelo, 71enne, in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
Al medico legale Domenico Urso il compito di determinare la causa del decesso e, laddove possibile, chiarire diversi aspetti legati alla dinamica e all’intera vicenda.

Secondo quanto raccontato dall’indagato, difeso dall’avvocato Massimo Romata, al Gip Vittorio Testi, il coltello, durante la lite, era impugnato dalla stessa vittima: la lama si sarebbe così conficcata tra il petto e lo stomaco del 45enne durante un disperato tentativo da parte dell’anziano di difendersi dalla furia del figlio.
Questa la tesi difensiva che, ora, dovrà trovare conferma negli esami autoptici sulla salma, posta sotto sequestro dal pubblico ministero Alfredo Manca che, con i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana al comando del capitano Alessandro Genovese, indaga sul sanguinoso delitto.
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