Assegnati dal Ministero della Cultura i fondi per i lavori di salvaguardia e valorizzazione di campanili, chiese e torri rientranti nel patrimonio dell’antica Terra d’Otranto. Più di 7 milioni di euro faranno tornare all’antico splendore 10 monumenti simbolo di identità culturale. Nello specifico i fondi rivenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza saranno utilizzati per diverse azioni riguardanti la messa in sicurezza, l’adeguamento sismico e il consolidamento statico per un totale di 2milioni e 235mila euro, e una serie di interventi di restauro mirati per un totale di 5milioni e 430mila euro. A beneficiarne sarà la torre campanaria in stile tardo rinascimentale di Copertino annessa all’antico tempio di Sancta Maria ad Nives con 260 mila euro. Un finanziamento di 235 mila euro è stato stanziato anche per la chiesa di San Domenico a Nardò la cui fisionomia fu alterata dal tremendo terremoto del 1743 che mutilò il campanile e provocò lo sfondamento di parte del tetto e la devastazione del circuito presbiteriale della chiesa. A Racale la torre della chiesa di S. Maria de’ Paradiso, muta testimone del circuito murario fortificato del borgo, potrà contare su 235mila euro. Non potevano mancare la torre campanaria di Otranto con 235mila euro, la guglia orsiniana di Soleto con 870mila euro e la torre della chiesa di Maria Santissima Assunta di Sternatia con 400mila euro. A questi si aggiungono 4milioni di euro per interventi relativi alla chiesa dello Spirito Santo e al convento dei Cappuccini a Galatina. Finanziamento da 1milione di euro per la chiesa degli Agostiniani a Scorrano mentre per la chiesa di San Pasquale a Parabita di 350mila euro e per quella di Sant’Antonio a Minervino di Lecce di 80mila euro. Questi provvidenziali contributi preserveranno non solo i luoghi della fede e della memoria ma anche della storia e dell’arte della nostra terra.
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