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Foggia, la tappa dauna chiude le celebrazioni per il trentennale DIA

FOGGIA – Si chiude il viaggio pugliese della DIA per i trenta anni di attività. Dopo Lecce e Bari, è stata la volta di Foggia con la tappa ospitata dal Palazzo della Dogana, sede della Provincia di Foggia.

Il servizio del tg di AntennaSud

Prima il taglio del nastro della mostra “Antimafia Itinerante” alla presenza del Direttore della DIA Maurizio Vallone, del Prefetto di Foggia Carmine Esposito e del Presidente della Provincia Nicola Gatta, subito dopo nella “Sala del Tribunale” dello storico palazzo foggiano, il convegno sul tema “Mafie e Caporalato: illecito sfruttamento dei lavoratori”, moderato dal giornalista Giuseppe De Tomaso, al quale hanno partecipato, oltre al Direttore della DIA Dott. Maurizio Vallone, il Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Dr. Bruno Giordano, il Magistrato con funzioni di merito del Consiglio Superiore della Magistratura, Dr. Antonio D’Amato, il Procuratore della Repubblica di Foggia Dr. Ludovico Vaccaro e il Vice Direttore Amministrativo della DIA Generale Antonio Basilicata.



LA REALTÀ DELLO SFRUTTAMENTO È SEMPRE PIÙ ORGANIZZATA

“C’è qualcuno che studia come sfruttare il lavoro, alla regia del fenomeno c’è un progetto che va anche oltre confine”. È quanto ha dichiarato il direttore dell’Ispettorato del lavoro Bruno Giordano, il quale ha aggiunto: “Bisogna tenere alta la guardia ai flussi migratori, soprattutto per quanto sta avvenendo in Ucraina, avremo la presenza in Italia di numerosi profughi abituati ad essere sfruttati”

IL PROCURATORE CAPO DI FOGGIA VACCARO

“UNA FILIERA MALATA”

“Non dobbiamo confondere lo sfruttamento del lavoro con il caporalato del sud che non riguarda più solo l’agricoltura, ma altri strategici settori dell’economia.
Spesso le vittime che andiamo a tutelare ci percepiscono come dei nemici, perché ritengono che quelle condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti siano le sole possibilità che hanno per sopravvivere. Finché ci saranno i ghetti, ci sarà il caporalato, luoghi che si trasformano in serbatoi per il caporalato, alla luce delle condizioni di vita in cui si trovano queste persone”
Il procuratore Vaccaro ha poi aggiunto: “Il futuro non sarà roseo, la crisi dettata dalla pandemia avvierà una serie di difficoltà a cui andrà incontro l’agricoltura. Le imprese agricole oggi sono in sofferenza e tutto ciò porta allo sfruttamento”. Infine, sulla relazione tra caporalato e mafia, il dottor Vaccaro ha spiegato: “Un fenomeno così lucroso non può non essere attraente per la criminalità organizzata, sul piano teorico è impossible non immaginare che all’interno di queste baraccopoli non ci sia la presenza di mafie estere, da qui la condizione di assoggettamento alla vulnerabilità delle persone. Ecco perché il caporalato va combattuto in tutte le sue forme e non solo con quella repressiva”

Per la Regione Puglia era presente il vice presidente Raffaele Piemontese, al Palazzo della Dogana anche il Senatore del Movimento 5 Stelle Pellegrini.

A margine dell’evento, il prossimo 7 marzo nell’aula magna del Dipartimento di Studi Umanistici, Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione Dell’Università di Foggia (Via Arpi 176) si svolgerà il dibattito “Legalità”, nel corso del quale il Capo della Sezione Operativa di Foggia della DIA”, Ten. Col. CC Paolo Iannucci, incontrerà una delegazione di studenti e del corpo docenti delle Scuole Superiori di Foggia e provincia e dell’Università.
Nella settimana dal 28 febbraio al 4 marzo, sarà possibile visitare la mostra fotografica “Antimafia itinerante” e ripercorrere i trent’anni di storia e di passione delle donne e degli uomini della DIA, nell’azione di contrasto alle mafie.

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