Un silenzio assordante. E’ questo l’unico elemento che accompagna e contraddistingue il mondo Foggia a qualche ora di distanza dalla brutta sconfitta rimediata nel derby contro l’Audace Cerignola. Un passo falso indigesto, il terzo nelle ultime quattro giornate, che ha evidenziato ulteriormente tutte le difficoltà del momento, soltanto mascherate dal recente esonero di mister Cudini: la squadra al Monterisi è sembrata smarrita, a tratti disorientata, priva del supporto della propria gente, orfana di un successore del tecnico di Sant’Elpidio a Mare – tanto che a guidarla dalla panchina è stato l’allenatore della Primavera 3 Olivieri -, di fatto non avente dalla propria alcun tipo di certezza su quello che sarà il futuro. Alla fine il k.o. rimane figlio di singoli episodi, due calci di rigore trasformati da Malcore nel dettaglio, ma quello che resta e spaventa è l’inconsistenza della prestazione offerta.
La classifica inizia a farsi preoccupante: la formazione rossonera, ferma a quota 22 punti, occupa adesso la tredicesima posizione e può contare su appena quattro punti di vantaggio sulla quint’ultima della classe. Sabato allo Zaccheria, nell’ultima del 2023, arriva il Monterosi Tuscia fanalino di coda, avversario da battere senza e senza ma per evitare di trascorrere un Natale sportivamente drammatico. Chissà che fino ad allora non potranno esserci novità su quello che sarà il destino del club, con il patron Nicola Canonico mai stato così vicino al passo d’addio e con il silenzio stampa proclamato tanto prima del fischio di inizio quanto dopo la fine del derby che non ha fatto altro che rendere ancora più plausibili le voci di un’imminente separazione. Probabile che l’incertezza sulla scelta del nuovo allenatore derivi anche e soprattutto da queste premesse.
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