Nella mattinata di venerdì 30 agosto, nell’ufficio Immigrazione della Questura di Foggia si è presentata una giovane donna di 30 anni per richiedere la protezione internazionale. Durante il colloquio con i poliziotti, supportati da una mediatrice culturale, la ragazza ha raccontato di avere una sorella minore in Italia, senza però conoscerne la posizione esatta.
Grazie a meticolose indagini, le autorità sono riuscite a rintracciare la sorella, scoprendo che risiedeva proprio nella provincia di Foggia. La ragazza, contattata telefonicamente, non riusciva a credere si trattasse della sorella avendola creduta morta per molti anni. Nonostante lo scetticismo iniziale, è stata convinta a recarsi in Questura per verificare di persona.
L’incontro tra le due, dopo nove anni di separazione, è stato emozionante, caratterizzato da lacrime di gioia e ringraziamenti sentiti alla Polizia di Stato, che ha reso possibile il loro ricongiungimento. “Davvero posso portare mia sorella a casa e tenerla con me?”, ha esclamato una delle due. La Polizia di Stato ha augurato a entrambe una felice vita insieme.
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