Nella mattinata di martedì 30 aprile, Fernando Rossi, questore di Foggia, e Franca Dente, presidente del Centro Antiviolenza “Impegno Donna”, hanno rinnovato il protocollo “Zeus”, promosso dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, teso a diffondere sul territorio provinciale le buone prassi per prevenire i fenomeni legati alla violenza di genere.
L’iniziativa è ispirata alla “Legge sul femminicidio”, la quale stabilisce che “quando il Questore procede all’ammonimento, informa senza indugio l’autore del fatto circa i servizi disponibili sul territorio inclusi i C.U.A.V., i consultori familiari, i servizi di salute mentale e i servizi per le dipendenze, finalizzati ad intervenire nei confronti degli autori di violenza domestica o di genere”.
L’obiettivo principale del protocollo è di agevolare il percorso di recupero, offrendo al soggetto ammonito di approdare a un trattamento di sostegno diretto al miglioramento della gestione delle emozioni, attraverso la consulenza offerta da professionisti altamente qualificati nei processi di recupero e di riabilitazione.
“Il protocollo costituisce un modello d’azione che amplifica l’efficacia dello strumento di natura amministrativa dell’ammonimento (da gennaio 2023 a oggi sono stati emessi 53 ammonimenti), previsto dalla legge per tutte quelle condotte che possono sfociare nella violenza domestica e negli atti persecutori – ha dichiarato il questore Rossi -. Il provvedimento di ammonimento, oltre a produrre effetti deflattivi sul processo penale, costituisce un efficace deterrente e previene il realizzarsi di condotte illecite in danno di vittime di genere. Infatti, esso interviene sul soggetto maltrattante prima ancora che si consumino condotte punibili penalmente per le quali è necessario che si instauri un relativo procedimento giudiziario. Purtroppo gli interventi per “codice rosso” sono in costante aumento, vengono realizzati quasi quotidianamente dagli operatori della Squadra Volante, ossia il reparto che costituisce il “Pronto Soccorso” della Polizia” (da gennaio 2023 ad oggi sono stati attivati n. 142 codici rossi).
“Il protocollo Zeus si inserisce in questo delicato ambito operativo e offre al soggetto ammonito di prendere consapevolezza del disvalore della propria condotta, offrendogli un trattamento riabilitativo curato da un’equipe di professionisti, specializzati nel trattare le persone con problemi relazionali – aggiunge Franca Dente -. Grazie a tale strumento, l’ammonito può accedere, su base volontaria e gratuitamente, a un percorso in cui ha la possibilità di riflettere e ricostruire, sul piano emotivo e cognitivo, le vicende che lo hanno condotto a porre in essere i comportamenti prevaricatori e, quindi, evitare il reiterarsi di atteggiamenti lesivi. L’obiettivo principale è quello di rendere l’autore pienamente consapevole dell’agito violento”.
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