Come interpretare il pareggio conquistato sabato contro il Crotone? Continua a domandarselo anche a diversi giorni di distanza il Foggia di mister Zauri che contro i calabresi ha conquistato il quarto risultato utile consecutivo, prolungando la striscia di imbattibilità che dura dall’inizio della nuova gestione tecnica: due i segni X complessivi, il primo era arrivato sempre tra le mura amiche dello stadio Zaccheria con la Casertana, altrettanti i successi, pesanti perché ottenuti in scontri diretti per la salvezza contro Juventus Next Gen e Turris.
Tutto bene, insomma, si direbbe, anche e soprattutto in considerazione del valore della formazione affrontata nello scorso weekend, che approdava in terra pugliese con dalla propria un filotto di otto gare senza sconfitte all’attivo.
Qualche però, nonostante quanto detto, rimane. Innanzitutto perché i rossoneri contro i pitagorici erano passati in vantaggio, con la rete numero tre in campionato di Jacopo Murano, l’uomo più atteso, ben imbeccato da un sempre ispirato Millico. Sembravano le premesse di un pomeriggio di favola, ma il ritorno alla realtà è stato immediato: poco più di tre minuti e infatti a Perina è toccato l’ingrato compito di raccogliere il pallone dal fondo della rete per colpa di un capolavoro di Oviszach, un destro a giro alla Del Piero destinato a terminare sul podio dei gol più belli di giornata.
Inevitabile chiedersi cosa sarebbe stato della partita se l’1-0 fosse durato un po’ di più. Fatto sta che da quel momento in avanti la contesa è cambiata e nella ripresa, al netto delle non poche occasioni costruite dai padroni di casa, sono stati gli ospiti a sfiorare il ribaltone con più frequenza ed è spesso servito un super Perina per evitare il peggio. Al cospetto di un avversario senza dubbio forte e in forma, sono emersi tutti i limiti difensivi rimasti ben celati nelle precedenti apparizioni con Zauri in panchina.
L’allenatore ex Pescara non ha la bacchetta magica, i problemi non possono sparire tutti all’improvviso. La classifica dice chiaramente che il vantaggio sulla zona playout è di una sola lunghezza e alla fine del girone d’andata mancano appena due turni. In attesa del mercato di gennaio, ogni ambizione di gloria va momentaneamente congelata.
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