Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, ha sottolineato l’importanza di rivedere la politica di coesione europea per adattarla alle attuali necessità. Durante il suo intervento al 32° congresso nazionale del Movimento Federalista Europeo a Lecce, ha dichiarato: “Gli attuali programmi dei fondi di coesione sono stati definiti tra il 2019 e il 2022, ma il mondo è cambiato. È fondamentale adeguare questi programmi alle nuove priorità europee”.
Un percorso di modernizzazione
Fitto ha spiegato che la discussione sulla politica di coesione si è intensificata al Consiglio Europeo, con l’approvazione di conclusioni che mirano a modernizzare l’approccio esistente. “Non possiamo difendere un modello passato, ma dobbiamo adattarlo al nuovo scenario globale”, ha detto. A partire dalla prossima settimana, ha assicurato, inizierà un percorso concreto per modernizzare la politica di coesione.
Utilizzo dei fondi per la difesa
Fitto ha poi trattato un tema controverso: l’uso dei fondi di coesione per la difesa. “È volontario. Ogni Stato membro può decidere di destinare queste risorse alla difesa, se lo ritiene opportuno”, ha affermato. Ha aggiunto che le esigenze variano tra i diversi Stati membri, come nel caso di Finlandia, Polonia, Malta, Spagna e Italia, e che ciascuno deve poter scegliere in base alla propria situazione specifica.
Il tema della difesa e la comunità europea
Infine, Fitto ha affrontato il tema della difesa europea, richiamando le parole di Alcide De Gasperi sulla “comunità europea della difesa”. “Quanto è attuabile questo progetto?”, si è chiesto Fitto, sottolineando l’importanza di un contesto europeo che valorizzi i valori comuni e permetta a ogni Stato membro di contribuire a questo progetto collettivo.
Concludendo, Fitto ha ribadito che la revisione della politica di coesione è un passo necessario per affrontare le sfide future dell’Unione Europea.
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