“Con l’ultima riforma del governo Meloni, il fisco sarà spinto a stringere una bella amicizia non con i contribuenti onesti, ma con furbi, furbetti ed evasori vari”. Così il senatore e vicepresidente M5S Mario Turco.
“Con l’ultima genialata fiscale, ovvero l’introduzione del concordato preventivo con le imprese, l’Esecutivo immagina un sistema in cui l’Agenzia delle entrate propone un accordo per un pagamento biennale di un minimo di imposte, garantendo in cambio zero verifiche e accertamenti. Così tutti quelli che fattureranno di più della soglia pattuita avranno un bel regalo esentasse. Una sorta di un condono preventivo, quindi, che si traduce nel riconoscimento di un bel ‘reddito da evasione legalizzata’”.
”Tra l’altro questa sciagurata soluzione del concordato preventivo biennale è vecchia di 20 anni, perché già tentata dall’allora Governo Berlusconi nel 2003 su iniziativa dell’allora ministro Tremonti – continua Turco -. Insomma, come sempre il centrodestra ritira fuori dai suoi cassetti impolverati il solito armamentario di soluzioni che oscillano tra condoni veri, condoni mascherati e colpi di spugna penale”.
”Da questo ultimo punto di vista nella delega del Governo si prevede un alleggerimento delle sanzioni penali per la dichiarazione infedele, nonché un alleggerimento delle stesse sanzioni penali nel caso l’evasione dipenda da una non meglio precisata e sopraggiunta impossibilità di pagare per fatti non imputabili al contribuente. Espressioni come al solito di furbesca vaghezza, che creano spazi enormi per un colpo di spugna che prenderà corpo nei decreti delegati, esattamente come il centrodestra ha provato a fare nell’ultima legge di bilancio, con uno scudo penale fortunatamente scongiurato grazie all’opposizione del M5S”, conclude Turco.
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