MESAGNE- Si è concluso con un lusinghiero successo il Festival “Culturare” svoltosi a Mesagne il 23, 24 e 25 aprile scorsi. Circa 50mila le presenze registrate dagli organizzatori nei tre giorni mesagnesi.
“Le iniziative del Festival rivelano un’idea di cultura rispetto alla quale la musica, il teatro, la letteratura, la gastronomia e l’arte in ogni sua declinazione – ha detto il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli – si dispongono come tasselli utili a comporre un quadro che si completa grazie al significativo supporto delle tante realtà, istituzionali e non che, a partire dalla Regione Puglia, hanno aderito con fiducia, contribuendo a rendere unico il risultato atteso. Il sostegno dei comuni che hanno accolto l’invito a far parte della rete ‘Culturare’ è stato determinante”.
“Un successo in parte inaspettato, – riferisce il presidente della rete Micexperience, Pierangelo Argentieri – che non può che onorarci. Abbiamo messo in piedi un progetto di ampio respiro che coinvolge la comunità e le risorse pubbliche e private in un processo virtuoso di crescita di un territorio vasto della nostra Regione. Siamo felici dell’attenzione che tante altre istituzioni hanno dimostrato nei confronti di questo grande evento, dimostrazione di una voglia di riprendere a fare rete e di progettualità a lungo termine”.
Il Festival si è districato in tre piazze e negli spazi del Castello comunale, nell’ottica di quel doppio filone d’intervento che era stato annunciato nelle passate settimane: da un lato confronto su temi culturali e sulle peculiarità dei singoli territori coinvolti e dall’altro una proposta culturale di contaminazione e coinvolgimento della comunità. “Sono stati tre giorni di straordinaria condivisione – dice Mirko Lodedo, direttore della sezione artistica del Festival – artisti e performer del territorio hanno potuto lavorare insieme e confrontarsi con grandi artisti nazionali e internazionali quali James Senese, Renzo Rubino, Chiara Galiazzo, Moustapha Mbengue e le Histerrae solo per citarne alcuni. Una proposta culturale di grande visione che ha inorgoglito la comunità tutta. Desidero ringraziare anche il settore tecnico del Festival affidato alla produzione di BassCulture, che ha dato il massimo per la riuscita dell’Evento.”
“La Cultura è per tutti”, recita uno striscione che il Festival ha donato alla città di Mesagne e la dimostrazione è stata anche quella di aver coinvolto un numeroso gruppo di volontari e professionalità del territorio che hanno curato le numerose iniziative dalle presentazioni letterarie all’innovativa esperienza della performance di arte interattiva installata in Piazza Commestibili.
“Abbiamo scelto di declinare la cultura in termini di azione, – riferisce Gianluca Zurlo, direttore organizzativo del Festival – il termine Culturare ci spinge ad agire continuamente nell’ottica di costruire cultura partendo dal territorio. Un grazie immenso va ai volontari, alla segreteria organizzativa e a tutti i cittadini che ci hanno aperto le porte, finanche delle loro case, per aiutarci in tutti i modi”.
“Dopo questo primo Festival ci concederemo un meritato riposo – continua Pierangelo Argentieri – poi continueremo il confronto con l’amministrazione comunale di Mesagne e degli altri comuni della rete per immaginare insieme i prossimi passi verso il 2024”.
“L’idea condivisa tra la rete d’imprese Micexperience e il Comune di Mesagne si è confermata vincente. Vincente – conclude Marco Calò, consulente comunale alle Politiche Culturali e Scolastiche – è stata l’intuizione di porre al centro del programma il territorio e le sue peculiarità e intorno gli appuntamenti di respiro nazionale e internazionale, che hanno incuriosito e attirato i numerosi visitatori. Vedere le piazze cittadine stracolme di gente, arrivata per assistere alla presentazione dei libri in rassegna, ritengo che sia un risultato straordinario.”
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