MESAGNE- “Noi di Avis vogliamo celebrare la ‘Festa della mamma’ a modo nostro, con la storia di Loretta e delle sue bambine affette da talassemia”: si svolgerà domenica 8 maggio dalle 8 alle 12 la giornata della donazione Avis presso il centro raccolta ospedale di Mesagne.
La storia di mamma Loretta e delle figlie Veronica e Ambra
Quando Loretta e suo marito, sapendo di essere portatori sani di talassemia, hanno deciso di diventare genitori, sono stati spinti dalla consapevolezza che, grazie alla ricerca e alla solidarietà del sistema trasfusionale, oggi vivere con questa malattia è possibile.
Loretta è mamma di Veronica e Ambra, due bambine rispettivamente di 9 e 7 anni, entrambe talassemiche: sapevano che sarebbe stata una scelta coraggiosa, ma nello stesso tempo erano consapevoli di quanto, rispetto a un po’ di anni fa, lo stile di vita di chi è affetto da questa patologia è migliorato grazie alla qualità del sangue e delle terapie.
Le piccole alle quali viene riscontrata da subito la talassemia, iniziano le trasfusioni a 6 mesi di vita ogni 15-20 giorni. Loretta sa che il percorso non è semplice, ma da mamma consapevole, sa come spiegare alle figlie le ripetute visite in ospedale, trasformando tutto in un gioco, organizzando nel reparto piccole cacce al tesoro e creando momenti di svago per contenere l’impatto che la visione dell’ago può generare nelle bambine.
Come tanti bambini possono avere bisogno di cure per altre problematiche, loro hanno necessità di globuli rossi: essere talassemici non vuol dire essere diversi, ma essere sé stessi.
Tutto questo è possibile grazie ai donatori, troppe volte diamo per scontato la disponibilità di emocomponenti, che per chi è affetto da questa patologia rappresentano una speranza di vita.
Loretta ha detto: “Mio marito e io le abbiamo fatte nascere, ma se possono crescere è grazie a chi ogni giorno, in maniera generosa e scrupolosa, assicura scorte di sangue agli ospedali, ecco perché non smetteremo mai di dire grazie.” I volontari di Avis porgono gli auguri a tutte le mamme e in particolare a tutte quelle che hanno scelto di essere donatrici.
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