Nessun eliporto abusivo, ma lavori fatti richiedendo le autorizzazioni. “La mancata richiesta del parere paesaggistico non è stata omessa in malafede. Così l’imprenditore Massimo Ferrarese al termine delle indagini riguardanti presunti abusi edilizi commessi nella realizzazione di un resort di Oria di una società di cui lo stesso Ferrarese è amministratore: «La villa aveva già una piscina da 50 anni e ho fatto presentare la Scia per effettuare la manutenzione straordinaria che era bloccata da 25 anni – spiega il commissario dei Giochi del Mediterraneo 2026 – ho fatto realizzare inoltre un pavimento per lo scarico e il carico delle palme e aggiunto una “h” qualora i clienti dovessero arrivare al resort con l’elicottero. Dopo due anni mi è stato riferito che era necessario il parere paesaggistico per pavimento e “h” in quanto nei cinque chilometri di visuale si vede il castello di Oria. Parere che il mio tecnico aveva ritenuto non chiedere perché si trattava di opere fatte a terra. Sono solito fare le cose con la massima trasparenza e chiarezza e anche in questo caso sono state fatte così. Dimostreremo che non si tratta assolutamente di illecito”.
potrebbe interessarti anche
Tragedia a Nardò: operaio 70enne muore travolto da un crollo
Lecce, processo case popolari: in corso requisitoria Pm Carducci
Martina Franca: rapina all’ufficio postale di Motolese
Brindisi, incendio rifiuti: Ordinanza del Sindaco: ‘Tenete chiuse le finestre’
Sequestro per 1,5 milioni di euro, nel mirino due fratelli di Andria
Rubato furgone scuola karate, maestro: “è un mezzo socialmente utile”