Banca del Mezzogiorno (ex Banca Popolare di Bari) ha chiesto di essere esclusa come responsabile civile nell’udienza preliminare in cui otto ex dirigenti dell’istituto sono imputati, a vario titolo, per false comunicazioni sociali, aggiotaggio bancario, ostacolo alla vigilanza e, nel caso di Marco e Gianluca Jacobini e Vincenzo De Bustis Figarola, anche di maltrattamenti, lesioni personali ed estorsione nei confronti dell’ex Chief Risk Officer Luca Sabetta. Marco Jacobini è stato presidente del cda, Gianluca vice direttore generale e De Bustis Figarola direttore generale. La richiesta è arrivata oggi davanti al gup Giuseppe De Salvatore da parte dell’avvocato della banca, Massimiliano Iovino del Foro di Bologna, che ha sostenuto come nelle indagini preliminari siano stati fatti degli accertamenti irripetibili in relazione ai quali la banca non è mai stata avvisata.
Ma la questione, sempre secondo l’avvocato della banca, sarebbe stata risolta già in dibattimento, nel corso di un processo nato dallo stralcio delle posizioni di Marco e Gianluca Jacobini (che sono già a processo) nell’ambito dello stesso fascicolo di indagini per cui oggi si è in udienza preliminare: in quella sede, infatti, il tribunale di Bari escluse la banca come responsabile civile. Accusa, parti civili e imputati hanno chiesto il rigetto di questa richiesta e il riconoscimento di Bdm come responsabile civile. Il gup deciderà nella prossima udienza del 24 gennaio. Nell’udienza precedente a quella di oggi, il giudice aveva ammesso diverse parti civili, tra cui la stessa Banca del Mezzogiorno (la cui posizione non è incompatibile con quella eventuale di responsabile civile), Bankitalia, Consob, Codacons e Comune di Bari. (ANSA).
potrebbe interessarti anche
Omicidio Bitonto: confermata condanna a 21 anni per Fabio Giampalmo
Legge “anti sindaci”, Anci scrive ai partiti per abrogazione
Alberi, fiori e cespugli: così rinascerà via Argiro a Bari
Alberobello: turismo da record, +6% di presenze rispetto al 2023
Bari, metalmeccanici in sciopero: “Ci ascoltino su contratto e piattaforma”
Martedì della pace, a Bari dieci lezioni di cittadinanza