“Dato che il principale azionista di Acciaierie d’Italia, che guida l’azienda, cioè Arcelor Mittal, ci ha comunicato che non ha alcuna intenzione di mettere risorse, mi sembra che sia chiaro che occorre cambiare rotta ed equipaggio. Parliamo della più grande multinazionale dell’acciaio, che lo scorso anno ha avuto un utile netto di quasi 5 miliardi”. Così Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo a Sky tg24.
“Se questa multinazionale, che ha risorse importanti, non intende investire un euro sullo stabilimento di Taranto, se all’inizio dello scorso anno lo Stato è stato costretto a fare un finanziamento in conto capitale per consentire all’azienda di andare avanti, è chiaro a tutti che non possiamo continuare noi con le risorse pubbliche a finanziare una azienda in cui il principale azionista non intende metterci un euro”, ha sottolineato Urso.
“Ancora in queste ore il socio pubblico Invitalia ha un confronto serrato con Mittal per capire se c’è una strada che possa evitare il commissariamento. Ove non ci fosse questa strada, a breve, procederemo con l’amministrazione straordinaria come prevedono le norme di legge, convalidate da una recente sentenza del Tribunale di Milano, salvando prima le aziende dell’indotto”, ha spiegato.
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