“Senza nulla togliere al neo-commissario Quaranta, torniamo a ribadire che è l’amministrazione straordinaria a essere una “non soluzione”. Ci siamo già passati ai tempi di Renzi premier, ed è un errore che si ripete. Il governo finora sull’asse Meloni-Fitto-Giorgetti-Urso non ne ha azzeccata una sull’ex Ilva e sul settore siderurgico in generale, e ora apparecchia un catastrofico disastro economico e sociale per Taranto”. Lo dichiara, in una nota, Mario Turco, vicepresidente e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Imprese del M5S.
”Il modo con cui Mittal ha sbattuto la porta uscendo da Acciaierie d’Italia è la riprova dell’assoluta assenza di affidabilità del colosso indiano, aspetto di cui i ministri del governo Meloni si sono resi conto solo dopo 18 mesi – aggiunge Turco -. Ora siamo da capo, come nel gioco dell’oca: si farà una gara, si riproporranno i soliti problemi nel decarbonizzare una volta per tutte l’acciaieria, si porteranno avanti logiche industriali obsolete basate ancora sul carbone e senza considerare che l’impianto è ancora sotto sequestro per disastro ambientale e senza introdurre tutele ambientali e sanitarie, oltre che misure a favore della riconversione economica, sociale e culturale della città”.
”Nel frattempo, per il futuro prossimo, andrà ad accentuarsi il limbo di incertezza di tutto l’indotto, visto che il Dl Ilva varato dal governo non risolve un bel niente. E’ sconfortante vedere come la storia degli ultimi vent’anni a Taranto non abbia insegnato nulla al governo”, conclude il senatore Mario Turco.
potrebbe interessarti anche
Giochi Mediterraneo, a gennaio al via lavori 2º masterplan
Taranto, la processione dei Misteri tornerà in città vecchia
Grottaglie, Maiorano incontra i vertici Leonardo
Taranto, blitz antidroga in un bar: arrestati gestore e compagna
Taranto, procuratore Pontassuglia riceve la ‘Tazzina della Legalità’
Talsano, bambini in festa per la Casa di Babbo Natale