“Abbiamo appreso con profondo sgomento che i lavoratori di Acciaierie d’Italia hanno ricevuto un’e-mail con cui si comunica la proroga della Cigs, come se percepire il 60% dello stipendio senza garanzie del proprio futuro lavorativo possa essere considerata una sorta di “vacanza pagata””. Lo afferma in una nota il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.
”Se questo non bastasse a dipingere il quadro di per sé scarno, ci si è messo anche il tocco d’arte contemporanea del Governo Meloni: 680 milioni di euro, soldi pubblici, affidati al siderurgico con l’obiettivo esclusivo di sostenere un fantomatico aumento produttivo, senza tutele ambientali e senza garanzie per le migliaia di lavoratori – continua Turco -. Come M5S avevamo proposto al Governo di condizionare il finanziamento pubblico alla presentazione di un piano industriale che contemplasse tutele ambientali e occupazionali”.
”Siamo stati ignorati e questo è il risultato: tanti lavoratori continuano a vivere nella più totale precarietà e incertezza perché nessuna risorsa è stata posta a supporto delle loro aspettative, e nessuna soluzione concreta di riconversione industriale ed economica è stata avanzata. A Taranto e ai lavoratori servono garanzie concrete e discontinuità con il ciclo integrale a carbone”, aggiunge Turco.
”Per questo chiediamo un accordo di programma che contempli la chiusura delle fonti inquinanti, l’introduzione della Viias, la revisione delle soglie degli inquinanti di cui al D.Lgs 155/2010, nonché la riconversione industriale in prospettiva green dell’impianto produttivo. Soprattutto, poi, chiediamo tutele concrete per tutti i lavoratori, compresi quelli dell’ex Ilva in a.s.”, conclude la nota del senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.
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